Marittimi e amianto

Nell'ambito del Coordinamento Danni da Lavoro e di una riunione tenutasi qualche mese fa avente per oggetto lo stato dell'arte sull'amianto, abbiamo chiesto all'avvocato Barbara Storace di fornirci un contributo scritto rispetto alla sua lunga esperienza maturata in ambito di applicazione della normativa amianto per i marittimi. Nell'allegarvi la nota vogliamo sottolineare che, oltre a trovare utili precisazioni sul diritto all'accesso delle prestazioni previdenziali, vi sono contenuti altrettanto utili orientamenti per il riconoscimento dell'esposizione.

In particolare risulta quantomai interessante la lettura del punto “B” (il punto sul merito) da cui risulta generalmente accertato il superamento del limite di 0,1 ff/cm3 sia per il personale di macchina sia per quello addetto ai bunkeraggi (trasporto e trasbordo di combustibili pesanti impiegati nella propulsione dei natanti, una sorta di distributori galleggianti per le navi); mentre il riconoscimento dell'esposizione qualificata non è affatto scontata per tutti gli altri ruoli di coperta.

Occorre dire che i riconoscimenti, per effetto anche e soprattutto dell'inerzia dell'IPSEMA, sono sottoposti nella maggioranza dei casi ai giudici competenti e che l'iter amministrativo risulta del tutto impraticabile anche se recentemente, con provvedimento del 14 luglio 2009, il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, ha previsto che siano le DPL a rilasciare il curriculum lavorativo “sostituendosi al datore di lavoro” (vedere nostra nota in merito).

Nel fare nostre le conclusioni dell'avvocato Storace, che pubblicamente ringraziamo per il contributo, vi invitiamo a volere considerare i casi dei marittimi, ancora in attesa di definizione da parte dell'IPSEMA per riconoscimento di esposizione all'amianto, alla luce dell'esperienza acquisita che porta ad affermare “. . .che possano essere sostenute in giudizio le domande di tutti i marittimi con eccezione del personale di coperta per il quale non sia dimostrabile un continuativo coinvolgimento in attività manutentive o di carico e scarico che comportino la manipolazione di componenti a matrice asbestosa".

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