Il fascicolo accompagna l’opera per tutta la sua vita

coordinatore per la sicurezza
Il fascicolo tecnico dell’opera è un documento redatto dal coordinatore per la sicurezza in fase di progetto, contenente le informazioni utili alla prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, da prendere in considerazione all’atto di eventuali lavori successivi sull’opera, i cui contenuti sono riportati nell’Allegato XVI.
Il fascicolo accompagna l’opera  per tutta la sua vita.
La predisposizione del fascicolo dell’opera è uno degli obblighi del coordinatore per la progettazione, come riporta l’art. 91 del D. Lgs. 81/08 e s.m.i.
Il fascicolo non è predisposto nel caso di lavori di manutenzione ordinaria di cui all’articolo 3, comma 1, lettera a) del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica del 6 giugno 2001, n. 380.
Il Fascicolo dell'opera viene elaborato contestualmente alla redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento e viene definito compiutamente nella fase di pianificazione ed eventualmente aggiornato dal coordinatore per l’esecuzione nella fase realizzativa, in funzione dell'evoluzione  del cantiere mentre dopo la consegna dell'opera sarà aggiornato dal committente.
Per le opere pubbliche, il fascicolo tiene conto del piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti.
Deve essere predisposto durante la progettazione dell’opera e comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte. Può essere realizzato anche durante l’esecuzione dell’opera nel caso in cui, dopo l’affidamento dei lavori ad una unica impresa, l’esecuzione dei lavori o di parte di essi sia affidata a uno o più imprese.
L’obiettivo del “fascicolo” è quello di definire tutte le informazioni  in grado di facilitare l'attività di  tutela della sicurezza e della salute del personale incaricato, durante l’esercizio dell’opera, dell’esecuzione di tutti quei lavori  necessari (e prevedibili) per la futura gestione (manutenzione compresa) dell'opera eseguita.
Il fascicolo riguarda esclusivamente la parte dell’edificio su cui si interviene.
Se si torna ad intervenire su quell’edificio, anche su una parte diversa, non deve redigersi un fascicolo specifico, ma occorre integrare il fascicolo esistente.
Il fascicolo appartiene al fabbricato e quindi dovrà essere trasferito con lo stesso in caso di cambio di proprietà.
Nella compilazione del fascicolo si dovrà tener conto:
- delle “specifiche norme di buona tecnica”
- dell’allegato II al documento U.E. 26/05/93
ALLEGATO II AL DOCUMENTO U.E. 26/05/93
L’allegato II fornisce schede di controllo utilizzabili per la redazione del documento; tali schede sono da considerare come esempio o punto di partenza, non rappresenta di certo l’unica metodologia disponibile da seguire per la redazione del Fascicolo.
I contenuti del fascicolo sono riportati nell’ ALLEGATO XVI DEL D. Lgs. 81/08 e s.m.i. Il fascicolo è suddiviso in tre capitoli principali e in una serie di schede di controllo ed elaborati.
I capitoli principali sono:
CAPITOLO I: Descrizione sintetica dell’opera ed individuazione dei soggetti interessati.
CAPITOLO II: Individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione dell’opera e di quelle ausiliarie.
CAPITOLO III: Indicazioni per la definizione dei riferimenti della documentazione di supporto esistente.
Le schede di controllo dovranno contenere le seguenti informazioni:
Manutenzione ordinaria e straordinaria dell’opera in cui si elencano sia i pericoli che eventualmente possono presentarsi nel corso di lavori successivi sia i dispositivi di protezione individuale e/o i provvedimenti programmati per prevenire tali rischi;
Equipaggiamenti in dotazione all’opera: saranno elencati la documentazione tecnica a cui si aggiungono istruzioni per interventi di emergenza.
STRUTTURA DEL FASCICOLO TECNICO DELL’OPERA
CAPITOLO I: DESCRIZIONE SINTETICA DELL’OPERA ED INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI INTERESSATI
SCHEDA I
Descrizione sintetica dell’opera;
Durata effettiva dei lavori;
Indirizzo del cantiere;
Soggetti interessati: committente, responsabile dei lavori, progettista architettonico, progettista strutturale, progettista impianti elettrici, coordinatore progettazione, coordinatore esecuzione, impresa appaltatrice.
STRUTTURA DEL FASCICOLO TECNICO DELL’OPERA
CAPITOLO II: INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI, DELLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE IN DOTAZIONE DELL’OPERA E DI QUELLE  AUSILIARIE.
STRUTTURA DEL FASCICOLO TECNICO DELL’OPERA
Misure preventive e protettive in dotazione dell’opera
Sono quelle incorporate nell'opera o a servizio della stessa, per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori incaricati di eseguire i lavori successivi sull’opera.
Le attrezzature di cui l’opera sarà dotata per ridurre il rischio e agevolare gli interventi potrebbero essere: impianti o dispositivi (ad esempio estintori, sezionamenti, ecc.), strutture o apprestamenti (ad esempio agganci per imbracature di sicurezza presenti sul coperto dell’edificio) o particolari soluzioni tecniche proprie dei componenti dell’edificio. Le attrezzature o i dispositivi elencati possono essere previsti in progetto o già esistenti.
Misure preventive e protettive ausiliarie
Sono le misure preventive e protettive che dovranno essere adottate dai datori di lavoro delle imprese esecutrici e dai lavoratori autonomi incaricati di eseguire i lavori successivi sull’opera. Potrà trattarsi sia di dispositivi di protezione individuale o collettiva che di attrezzature. 
La scheda II-1 è redatta per ciascuna tipologia di lavori prevedibile, prevista o programmata sull’opera, descrive i rischi individuati e, sulla base dell’analisi di ciascun punto critico indica le misure preventive e protettive in dotazione dell’opera e quelle ausiliarie.
Tale scheda è corredata, quando necessario, con tavole allegate, contenenti le informazioni utili per la miglior comprensione delle misure preventive e protettive in dotazione dell’opera ed indicanti le scelte progettuali effettuate, come la portanza e la resistenza di solai e strutture, nonché il percorso e l’ubicazione di impianti e sottoservizi, ecc. Le suddette tavole possono essere corredate da immagini, foto o altri documenti utili ad illustrare le soluzioni individuate.
La scheda II-2 è identica alla scheda II-1 ed è utilizzata per adeguare eventualmente il fascicolo in fase di esecuzione dei lavori ed ogniqualvolta sia necessario a seguito delle modifiche intervenute in un’opera nel corso della sua esistenza.
Tale scheda sostituisce la scheda II-1, la quale è comunque conservata fino all’ultimazione dei lavori.
La scheda II-3 indica, per ciascuna misura preventiva e protettiva in dotazione dell’opera, le informazioni necessarie per pianificarne la realizzazione in condizioni di sicurezza, nonché consentire il loro utilizzo in completa sicurezza e permettere al committente il controllo della loro efficienza.
Il Fascicolo deve nascere da una puntuale e attenta analisi dei rischi effettuata dal CSP per individuare le scelte sulle misure di prevenzione in grado di diminuire i rischi e i pericoli alla fonte.
Ciò dovrebbe portare all'integrazione nell'opera di tutti quei sistemi ed accorgimenti in grado prevenire o minimizzare i rischi durante i lavori successivi che si svolgeranno sull'opera stessa, facilitando nel contempo, durante la fase di esecuzione, i lavori delle imprese incaricate della sua realizzazione.
L’obiettivo è quello di garantire sistemi di sicurezza, come ad esempio le protezioni dei luoghi di lavoro per l'esecuzione dei vari interventi è fondamentale per permettere l'esecuzione dei lavori in sicurezza.
Il fascicolo dovrà contenere le informazioni circa la tipologia, la posizione, i lavori da eseguire, le attrezzature da utilizzare, ecc.
Nel fascicolo andranno anche considerate le procedure e/o le prescrizioni da adottare per evitare i rischi derivanti da interferenze lavorative, nel caso in cui gli interventi sull’opera vengano effettuati da più imprese e/o lavoratori autonomi, ciascuno con la propria specializzazione.
Analogo discorso per tutelare i terzi da eventuali rischi causati dall’esecuzione dei lavori di manutenzione.
Inoltre, è assolutamente necessario prevedere modalità operative scritte per l'esecuzione dei lavori da fornire, in futuro, alle imprese incaricate di eseguire i lavori di manutenzione (quali punti di accesso alla copertura utilizzare, ecc.).
CAPITOLO III INDICAZIONI PER LA DEFINIZIONE DEI RIFERIMENTI DELLA DOCUMENTAZIONE DI SUPPORTO ESISTENTE
SCHEDA III – 1 Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi all’opera nel proprio contesto.
SCHEDA III – 2  Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi alla struttura architettonica e statica dell’opera.
SCHEDA III – 3 Elenco e collocazione degli elaborati tecnici relativi agli impianti dell’opera.
All'interno del fascicolo sono indicate le informazioni utili al reperimento dei documenti tecnici dell’opera che risultano di particolare utilità ai fini della sicurezza, per ogni intervento successivo sull’opera, siano essi elaborati progettuali, indagini specifiche o semplici informazioni; tali documenti riguardano:
a) il contesto in cui è collocata;
b) la struttura architettonica e statica;
c) gli impianti installati.
Qualora l’opera sia in possesso di uno specifico libretto di manutenzione contenente i documenti sopra citati ad esso si rimanda per i riferimenti di cui sopra. Per la realizzazione di questa parte di fascicolo sono utilizzate come riferimento le schede (III-1, III-2, III-3) che sono sottoscritte dal soggetto responsabile della sua compilazione.

Commenti