POLVERI E FIBRE ISTRUZIONI OPERATIVE

POLVERI E FIBRE
POLVERI E FIBRE
Danni all'apparato respiratorio ed in generale alla salute del lavoratore, derivanti dall'esposizione a materiali in grana minuta, o rilascianti fibre minute, o che possono dar luogo a sviluppo di polveri, gas, vapori, nebbie, aerosol.
Intossicazione causata dall'inalazione dei gas di scarico di motori a combustione o di fumi o di ossidi (ossidi di zinco, di carbonio, di azoto, di piombo, ecc.) tossici originati durante la combustione o la saldatura o il taglio termico di materiali di varia natura.
Valutazione e Classificazione dei Rischi
Irritazione delle vie respiratorie e degli occhi
MISURE PREVENTIVE   
- Aerare gli ambienti durante le operazioni di utilizzo.
- Utilizzare idonei DPI, nonché l’adozione di corrette procedure di lavoro.
- Se si opera in ambienti ristretti o scarsamente ventilati ridurre al minimo il tempo di esposizione anche attraverso l'attivazione di impianti di aspirazione localizzati.   
Inalazione di fibre di amianto per rottura dei manufatti   
- Prima dell'inizio dei lavori gli operai devono essere informati e formati sulle tecniche di rimozione dell'amianto, sull’uso delle maschere respiratorie e sulle procedure per la rimozione, la decontaminazione e pulizia del luogo di lavoro.
- Il trattamento preliminare della superficie deve essere effettuato con attrezzature idonee che impediscano la liberazione di fibre di amianto nell'ambiente.
- Provvedere all’irrorazione con specifico prodotto incapsulante dei manufatti e di tutte le zone esposte a deposizione di polvere e di sfridi durante le operazioni di rimozione.
ISTRUZIONI OPERATIVE
• Il datore di lavoro valuta i rischi per la salute dei lavoratori derivanti dalla presenza di polveri ed attua le misure necessarie per eliminare o ridurre tali rischi.
• Nelle lavorazioni che comportano la formazione di polveri devono essere adottati sistemi di abbattimento e di contenimento il più possibile vicino alla fonte. Nello stabilire le prescrizioni deve essere tenuto presente in particolare modo quanto segue:
­ Pericolosità delle polveri;
­ Flusso di massa degli emissioni;
­ Condizioni meteorologiche;
­ Condizioni dell’ambiente circostante.
• Di regola nelle attività edili è sufficiente provvedere ad inumidire il materiale polverulento (scavi e demolizioni) e, ove del caso, segregare l’area di lavorazione per contenere l’abbattimento delle polveri (lavori di sabbiatura). Per il caricamento di prodotti polverulenti (cemento sfuso) nei silos, l’aria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverizzazione.
Polveri di legno
• Effettuare la sorveglianza sanitaria con periodicità annuale o con periodicità diversa decisa dal medico competente con adeguata motivazione
• Attenersi scrupolosamente alle istruzioni e misure in difesa delle polveri da adottare al fine da evitare la loro concentrazione nell’ambiente
• Effettuare la formazione e l’informazione degli addetti relativa all’esposizione alle polveri
• Durante l’utilizzo saranno presi gli accorgimenti per evitare contatti con gli occhi
• In caso di inalazione di polvere ad elevata concentrazione, portarsi in ambiente non inquinato e consultare un medico
• Effettuare la detersione frequente delle mani e delle superficie esposte con acqua e saponi ipoallergeni
• Indossare i necessari dispositivi di protezione individuale verificandone preventivamente l’integrità e/o lo stato di efficienza seguendo quanto specificato sul manuale d'uso e manutenzione
• Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante
• Segregare le lavorazioni a rischio di diffusione delle polveri nell’ambiente di lavoro in locali separati, in modo da ridurre il numero degli esposti 
• Predisporre sistemi di aspirazione localizzata alla fonte di emissione, senza ricircolo in ambiente di lavoro e in modo tale da rimanere al di sotto dei 5 mg di polvere per mc di aria, previsti dalla normativa
• Predisporre idonei sistemi di ventilazione generale dei locali, evitando che l’operatore sia investito dal flusso d’aria polverosa
• Garantire il ricambio dell’aria dei locali
• Effettuare la pulizia costante dell’ambiente e delle attrezzature, con periodicità giornaliera e al di fuori dell’orario di lavoro, evitando l’uso di scope o di aria compressa ed utilizzando aspiratori industriali dotati di filtri assoluti (filtro HEPA con efficienza del 99,9%), per evitare il riciclo delle polveri più fini nell’ambiente di lavoro
• Attuare le norme igieniche generali relative alla pulizia del luogo di lavoro
• Effettuare una corretta gestione e smaltimento dei residui di lavorazione
• Verificare la corretta applicazione delle procedure di prevenzione e l’effettiva diffusione delle stesse tra le maestranze, anche con l’ausilio di campionamenti ambientali
• Indossare idonei indumenti protettivi, che vanno “depolverati” sul luogo di lavoro con attrezzi aspiranti e riposti in armadietti appositi, almeno a doppio scomparto
Polveri di amianto
• Interdire la zona di lavoro con apposite segnalazioni
• Nello svolgimento del lavoro dovranno essere prese tutte le precauzioni per proteggere le zone adiacenti non interessate dalla contaminazione da polvere o detriti contenenti amianto
• Pulire ogni giorno, con aspirazione a secco o con metodo ad umido, qualsiasi zona al di fuori dell'area di lavoro o di passaggio che sia stata contaminata da polvere o da altri residui conseguenti alle lavorazioni svolte
• L'impresa deve elencare ed affiggere nel locale dell'equipaggiamento e nel locale di pulizia le procedure di lavoro e di decontaminazione che dovranno essere eseguite dagli operai
• La zona di rimozione deve essere, ove possibile, circoscritta e/o confinata, ricoprendo il pavimento e gli arredi sottostanti il punto di lavoro o sigillando o semplicemente chiudendo le aperture di comunicazione del locale con l’esterno
• L'impresa deve indicare nel Piano di Lavoro le procedure che gli operai devono seguire all'accesso e all'uscita della zona di lavoro attraversando correttamente il sistema di decontaminazione
• Provvedere alla aspirazione delle superfici e di tutte le zone esposte a deposizione di polvere e di sfridi durante le operazioni di rimozione
• Provvedere all’impacchettamento dei manufatti con teli in plastica di adeguato spessore ed indicanti il contenuto di MCA
• Le superfici dei manufatti in cemento-amianto devono essere accuratamente pulite ad umido allo scopo di rimuovere lo sporco che può impedire il fissaggio dell'incapsulante
• Le acque di lavaggio devono essere veicolate lungo i canali di gronda e successivamente filtrate
• Provvedere alla raccolta dei residui e/o dei detriti di materiale probabilmente contaminato in appositi big-bags indicanti il contenuto di MCA
• Pulire i canali di gronda ove si riscontri presenza di accumulo di fibre inumidendo la crosta presente fino ad ottenere una fanghiglia densa che viene raccolta e smaltita come rifiuto contenente amianto
• Raccogliere in appositi sacchi di tutto il materiale a perdere (tute in tyvek, filtri delle maschere, facciali filtranti, guanti, etc.) e successivo smaltimento come MCA
• Fino al prelevamento da parte della ditta autorizzata al trasporto, i rifiuti devono essere depositati in un'area, chiusa ed inaccessibile agli estranei. Possono essere utilizzati in alternativa anche container scarrabili, purché chiusi anche nella parte superiore e posti in un'area controllata
• Allontanare i rifiuti dall'area di lavoro in modo da ridurre il più possibile la dispersione di fibre seguendo dettagliatamente le modalità indicate nel Piano di Lavoro
• I materiali rimossi e di risulta (compresi filtri dell'acqua), opportunamente imballati ed etichettati, saranno conferirti a trasportatore autorizzato che li consegnerà a discarica autorizzata. La titolarità del trasportatore e della discarica e le relative procedure amministrative devono essere opportunamente documentate nel Piano di Lavoro
• Nei lavori eseguiti ad un’altezza superiore a 2 m. allestire idonee opere provvisionali dotate di parapetti regolamentari atte ad eliminare il pericolo di caduta di persone e di cose
• Il parapetto del ponteggio, ove presente, deve sovrastare il filo dell’ultimo impalcato di almeno 1.20 mt.
• Sui tetti a falda i parapetti di protezione di ponteggi, ponti a sbalzo, opere provvisionali in genere, devono essere tali da non consentire il passaggio dell’operatore in fase di caduta
• Nei luoghi di transito, all'altezza della copertura deve essere sistemato un impalcato di sicurezza (mantovana parasassi) contro la caduta di materiali dall'alto. Tale protezione può essere sostituita con una chiusura continua in graticci sul fronte del ponteggio, qualora presenti le stesse garanzie di sicurezza, o con il transennamento dell’area sottostante
• In mancanza di impalcati o parapetti, si deve fare uso di cintura di sicurezza con bretelle collegate a fune di trattenuta
• Evitare di assumere posizioni disagevoli (su scale o spazi ristretti) perché eventuali contraccolpi possono far perdere l’equilibrio all’operatore
• Provvedere alla aspirazione delle superfici liberate dalle lastre e di tutte le zone esposte a deposizione di polvere e di sfridi durante le operazioni di rimozione
• Trasportare le lastre impacchettate in zona appositamente definita per lo stoccaggio temporaneo
• Depositare i manufatti su appositi pallets
• Provvedere al trattamento superficiale delle lastre sul lato interno
• Eseguire monitoraggi ambientali (prelievo di campioni di aerodispersi): durante l'esecuzione delle operazioni di rimozione delle lastre in CA per verificare il livello di esposizione personale del lavoratore
• I lavoratori devono osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro/dirigenti/preposti utilizzando correttamente i dispositivi di protezione messi a disposizione (quali maschere filtranti e indumenti non riutilizzabili)
Apparecchi di protezione delle vie respiratorie, per esempio:
• semimaschere o quarti di maschere con filtro antipolvere classe P2; (P3 se il valore limite viene superato di 10 volte);
• semimaschere antipolvere classe FFP2 (FFP3 se il valore limite viene superato di 10 volte);
• respiratori a filtro a ventilazione forzata e casco o cuffia classe TH2P (TH3P se il valore limite viene superato di 20 volte).

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