Il rischio chimico, cancerogeno e mutageno

“Il rischio connesso all’uso di agenti chimici pericolosi, da qui in poi denominato per semplicità rischio chimico,e all’uso di agenti cancerogeni e mutageni, denominato per semplicità rischio cancerogeno, è funzione della probabilità che si verifichi un potenziale danno alla salute alle condizioni di uso ed esposizione, e del livello di danno prodotto”5.
Nella realtà delle Agenzie Ambientali, esistono diverse attività lavorative, come quelle che si effettuano nei laboratori di prova, che possono esporre i lavoratori ad agenti o a prodotti chimici e ciò può rappresentare un rischio sia per la salute (intossicazione acuta e cronica, ustioni chimiche, effetti mutageni, cancerogeni, ecc.),sia per la sicurezza (incendio, esplosione) dei lavoratori. Si tratta tipicamente di laboratori che effettuano analisi su svariate matrici ambientali e alimentari in cui è presente una vasta gamma di agenti chimici. 
Va rilevato inoltre che i campioni conferiti al laboratorio sono costituiti da materiali di composizione ignota (ad esempio rifiuti abbandonati) e ciò rappresenta una fonte di rischio aggiuntivo e richiede sempre la massima attenzione da parte dell’operatore.
L’utilizzo di una sostanza chimica non costituisce, di per sé, necessariamente un rischio effettivo per la salute,in quanto questo dipende e deriva solo dalle caratteristiche tossicologiche della sostanza ed, in funzione di queste,dalle modalità del contatto che si realizza nel corso dell’attività lavorativa.
La procedura di valutazione del rischio di esposizione ad agenti chimici nelle attività dei laboratori, ha connotazioni peculiari rispetto alle valutazioni di attività in cui si fa uso di agenti chimici in cicli produttivi (industriali),nei quali si è in presenza di livelli d’emissione relativamente alti e sufficientemente costanti nel tempo. 
Attività per le quali può avere significato fare indagini ambientali al fine di confrontare i risultati con i valori limite di riferimento.
Nelle attività di laboratorio delle Agenzie per l’Ambiente è invece utilizzata una moltitudine di sostanze chimiche,dalle caratteristiche tossicologiche più disparate, in quantità molto piccole e per tempi d’esposizione molto brevi.
Queste modalità operative possono rendere critica la misurazione ambientale dei contaminanti potenzialmente presenti in quanto il campionamento potrebbe non rispondere ai criteri di rappresentatività e significatività richiesti.

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