Metodi e strumenti per riconoscere i pericoli

L’etichetta rappresenta una fonte di informazione per l’utilizzatore e consente di evitare malintesi ed errori di manipolazione delle sostanze chimiche; aiuta nelle operazioni di stoccaggio ed è utile in caso di infortunio e fornisce indicazioni sulla gestione dei residui e la protezione dell’ambiente.
Le etichette ed i simboli di pericolo costituiscono uno strumento rapido ed importante per il riconoscimento dei pericoli.
Il contenuto dell’etichetta deve essere tradotto nella lingua del Paese di utilizzo del prodotto.
Secondo il D.Lgs. 81/08 Titolo V, anche i recipienti utilizzati sui luoghi di lavoro e le relative tubazioni visibili,destinati a contenere o trasportare sostanze e preparati, devono essere muniti dell’etichettatura prescritta.
Nell’attuale classificazione prevista dalla UE, l’etichetta consente quindi di individuare sinteticamente i principali rischi chimico-fisici e tossicologici (rischi per la sicurezza e per la salute) connessi con la normale manipolazione ed utilizzazione, fornisce informazioni: sui pericoli più gravi con simboli, tramite le frasi di rischio (frasi R) si hanno informazioni sulla natura dei rischi, tramite i consigli di prudenza (frasi S) si danno informazioni sintetiche su come operare in sicurezza.
Nel caso di una sostanza l’informazione è completata dal nome chimico, dal numero CE della sostanza e dal nome, indirizzo e numero di telefono del responsabile comunitario dell’immissione in commercio.
Nel caso di preparati l’informazione è completata dal nome commerciale del prodotto e dalla denominazione chimica delle sostanze presenti.
Infine, l’etichetta contiene indicazioni relative al produttore.
Nel caso invece della etichettatura secondo il Regolamento CLP, questa comprende elementi che, per la maggior parte, sono diversi da quelli attualmente utilizzati nei luoghi di lavoro in Europa. 
Le informazioni richieste sono gli identificatori del prodotto, l’identità del fornitore, i simboli di pericolo, le parole di segnalazione, le frasi di rischio e i messaggi di attenzione.
Per quanto riguarda l’etichetta di una sostanza o di una miscela le principali novità riguardano:
• le frasi di rischio sono sostituite dagli hazard statement (indicazioni di pericolo) per esempio la frase di rischio R28 – molto tossico se ingerito, è sostituita dall’hazard statement H300 – fatale se ingerito;
• i consigli di prudenza sono sostituiti dai precautionary statement (consigli di prudenza);
• l’introduzione dell’avvertenza costituita da una singola parola che può essere “pericolo” oppure “attenzione”,secondo la classificazione della sostanza o miscela pericolosa;
• sono introdotti i pittogrammi di pericolo: una composizione grafica comprendente un simbolo e altri elementi grafici, ad esempio un bordo, motivo o colore di fondo, destinata a comunicare informazioni specifiche sul pericolo in questione.
Di seguito, si riporta una etichetta “tipo” prevista dal regolamento CLP.

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