33.297 infortuni riconosciuti da Inail nel 2013, 54 i casi mortali,
2.537 le malattie professionali. Questi alcuni dei dati discussi ieri
dalla Regione Toscana, in occasione di un incontro ufficiale a tema sicurezza sul lavoro e Testo unico 81 2008.
Dati sugli infortuni da fonti Inail e dati sull’attività di vigilanza
e prevenzione attuata nel territorio. Nel 2014 la Regione attraverso il
lavoro di 483 persone tra medici, ingegneri, tecnici, infermieri ha
effettuato 22.966 sopralluoghi e ispezionato 4.552 cantieri. Di questi
1.231 si sono rivelati completamente a norma. 3.430 sono stati in tutto i
verbali di polizia giudiziaria, 94 i sequestri, e ancora “5.756.904 i
proventi delle verifiche di impianti e macchine. 3.717.544 i proventi
delle sanzioni penali, 62.398 i proventi delle sanzioni amministrative”.
Area vasta Firenze-Prato-Pistoia
Nell’incontro si è parlato anche del piano straordinario Lavoro sicuro che
la Regione ha attivato dopo la tragedia del 2013 negli stabilimenti
tessili cinesi di Prato. 74 i nuovi operatori per la vigilanza formati e
assunti destinati alle Asl dell’Area vasta Centro, per un progetto che
come già abbiamo visto in passato, mira a ispezionare entro 3 anni 7.700
aziende.
“I risultati dell’attività svolta in questo primo semestre
appaiono confortanti e ci incitano a proseguire in questa direzione” –
ha dichirato Renzo Berti, coordinatore del Piano straordinario per il
lavoro sicuro nell’Area vasta centro – “Sono state verificate 1.647
imprese, qualcuna di più di quelle preventivate. Il 69% di queste non è
risultato in regola, con dati diversi tra le diverse Asl: per esempio,
sono l’84% le imprese irregolari a Prato, mentre a Firenze sono il 52%.
Sono stati chiusi oltre 150 dormitori e 99 cucine abusive. Le criticità
più frequenti riguardano i macchinari (406) e gli impianti elettrici
(361)”.
Sicurezza e lavoro in Regione Toscana
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