DOCUMENTI DI CANTIERE

POS, PSC, PSS, PIMUS, ECC.

DOCUMENTI DI CANTIERE

POS: Piano Operativo di Sicurezza

CANTIERE
Il Piano Operativo di Sicurezza viene predisposto dall'impresa esecutrice dei lavori e dalle eventuali imprese di subappalto.
Le imprese esecutrici dei lavori, infatti, hanno l'obbligo di predisporre il POS per ogni cantiere in cui effettuano le lavorazioni
Il Piano Operativo di Sicurezza è previsto per tutti i cantieri di competenza di una singola impresa. Con questo piano l'impresa esecutrice definisce in modo autonomo e funzionale la propria organizzazione dei lavori in cantiere.
Il POS deve essere predisposto entro trenta giorni dall'aggiudicazione dei lavori,
e comunque prima della consegna degli stessi e/o l'inizio dei lavori stessi.
Il CSE (Coordinatore in fase di esecuzione dei lavori) ha l'obbligo di verificare  l'idoneità del POS e la sua congruenza con il PSC e in caso può chiedere modifiche ed eventuali aggiornamenti.
Il POS é redatto a cura di ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici, ai sensi dell’art. 17 del D. Lgs. 81/08 e s.m.i., in riferimento al singolo cantiere interessato.
Si ricorda che l’art. 17 riporta gli obblighi del datore di lavoro non delegabili ossia il datore di lavoro non può delegare le seguenti attività:
- la valutazione di tutti i rischi con la conseguente elaborazione del documento previsto dall’ articolo 28;
- la designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi.
Il datore di lavoro delle imprese presenti in cantiere deve redigere una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività lavorativa, nella quale siano specificati i criteri adottati per la valutazione stessa, indicando le misure di prevenzione e di protezione attuate e i dispositivi di protezione individuali adottati, a seguito della valutazione stessa, l’organigramma delle figure aziendali (medico competente, RSPP, addetti antincendio e primo soccorso, ecc.) e l’individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono una conosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento.
I CONTENUTI MINIMI DEL POS
Il POS in base all’Allegato XV del D. Lgs. 81/08 e s.m.i. deve contenere almeno i seguenti elementi:
- i dati identificativi dell'impresa esecutrice;
- le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall'impresa esecutrice;
- la descrizione dell'attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro;
- l'elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere;
- l'esito del rapporto di valutazione del rumore;
     l'individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere;
- le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto;
- l'elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere;
- la documentazione in merito all'informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in cantiere.
I dati identificativi dell'impresa esecutrice, comprendono:
1) il nominativo del datore di lavoro, gli indirizzi ed i riferimenti telefonici della sede legale e degli uffici di cantiere;
2) la specifica attività e le singole lavorazioni svolte in cantiere dall'impresa esecutrice e dai lavoratori autonomi sub-affidatari;
3) i nominativi degli addetti al pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei  lavoratori e, comunque, alla gestione delle emergenze in cantiere, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, aziendale o territoriale, ove eletto o designato;
4) il nominativo del medico competente ove previsto;
5) il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione;
6) i nominativi del direttore tecnico di cantiere e del capocantiere;
7) il numero e le relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell'impresa esecutrice e dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per conto della stessa impresa.
Il POS quindi costituisce il Documento di Valutazione Rischi dell’impresa che opera in cantiere analogo al DVR aziendale.
Il piano esamina i rischi e propone le misure di sicurezza in relazione alle operazioni di lavoro previste.
Il POS è un obbligo del datore di lavoro dell’impresa che opera in cantiere sia nel pubblico che nel privato.
Per la redazione del POS, l’impresa deve prendere visione dei risultati derivanti dall’analisi e valutazione dei rischi connessi alle attività da svolgere dalla stessa nel cantiere, deve inoltre esaminare e fare riferimento a quanto indicato nel Piano di Sicurezza e Coordinamento trasmesso all’impresa dal committente o responsabile dei lavori.
Il POS viene poi consegnato al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione che verifica l’idoneità del POS e la sua congruenza con il PSC. Se il POS è idoneo i lavori possono iniziare altrimenti il POS viene riconsegnato all’impresa per le modifiche ed integrazioni necessarie.
Il POS, congiuntamente al PSC, dovrà essere utilizzato dall’impresa per la gestione operativa della sicurezza sul cantiere.
In questo documento devono essere riportate le indicazioni relative allo svolgimento delle attività lavorative svolte anche dai subappaltatori, rimandando in ogni caso ai rispettivi POS per informazioni più dettagliate.
Il POS è uno strumento dinamico per la gestione della sicurezza in cantiere, deve pertanto essere aggiornato ogni qualvolta ci siano variazioni del PSC, del contesto, del crono-programma, delle attività lavorative, dei rischi e delle conseguenti misure di sicurezza da adottare.

PSC: PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

Il Piano di Sicurezza e Coordinamento è un documento che ai sensi degli artt. 91 e 100 del D. Lgs. 81/08 e s.m.i. deve essere redatto prima dell’inizio delle lavorazioni svolte in un cantiere ogni qualvolta è prevista la presenza di più imprese.
Questo piano ha lo scopo di individuare, analizzare e valutare i rischi in relazione alle singole lavorazioni e alle interferenze in modo tale da prevenire gli infortuni e tutelare la salute dei lavoratori, nonché di individuare la stima dei relativi costi che non sono soggetti al ribasso nelle offerte delle imprese esecutrici.
Il piano è costituito da una relazione tecnica e da una serie di prescrizioni correlate alla complessità dell'opera da realizzare ed alle eventuali fasi critiche del processo di costruzione.
I contenuti minimi del PSC sono riportati nell’allegato XV del D. Lgs. 81/08 e s.m.i.
Il PSC contiene almeno i seguenti elementi:
- l'identificazione e la descrizione dell'opera;
- l'individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza;
- una relazione concernente l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi concreti, con riferimento all’area ed alla organizzazione del cantiere, alle lavorazioni ed alle loro interferenze;
Per il primo punto si dovrà indicare:
1) l'indirizzo del cantiere;
2) la descrizione del contesto in cui é collocata l'area di cantiere;
3) una descrizione sintetica dell'opera, con particolare riferimento alle scelte progettuali, architettoniche, strutturali e tecnologiche.
Per il secondo punto, si dovranno indicare i nominativi del responsabile dei lavori, del coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e, qualora già nominato, del coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione ed a cura dello stesso coordinatore per l'esecuzione con l'indicazione, prima dell'inizio dei singoli lavori, dei nominativi dei datori di lavoro delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi.
Il PSC contiene almeno i seguenti elementi:
- le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive, in riferimento: all'area di cantiere, all'organizzazione del cantiere, alle lavorazioni;
- le prescrizioni operative, le misure preventive e protettive ed i dispositivi di protezione individuale, in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni.
Le scelte progettuali ed organizzative sono l’insieme delle scelte effettuate in fase di progettazione dal progettista dell’opera in collaborazione con il coordinatore per la progettazione, al fine di garantire l ’eliminazione o la riduzione al minimo dei rischi di lavoro.
Le scelte progettuali sono effettuate nel campo delle tecniche costruttive, dei materiali da impiegare e delle tecnologie da adottare; le scelte organizzative sono effettuate nel campo della pianificazione temporale e spaziale dei lavori.
Le prescrizioni operative sono le indicazioni particolari di carattere temporale, comportamentale, organizzativo, tecnico e procedurale, da rispettare durante le fasi critiche del processo di costruzione, in relazione alla complessità dell’opera da realizzare.
Il PSC contiene almeno i seguenti elementi:
- le misure di coordinamento relative all'uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi, di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva;
- le modalità organizzative della cooperazione e del coordinamento, nonché della reciproca informazione, fra i datori di lavoro e tra questi ed i lavoratori autonomi;
- l'organizzazione prevista per il servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori; il PSC contiene anche i riferimenti telefonici delle strutture previste sul territorio al servizio del pronto soccorso e della prevenzione incendi;
- la durata prevista delle lavorazioni, delle fasi di lavoro e, quando la complessità dell'opera lo richieda, delle sottofasi di lavoro, che costituiscono il cronoprogramma dei lavori, nonché l'entità presunta del cantiere espressa in uomini-giorno;
- la stima dei costi della sicurezza.
Per "uomini-giorno" si intende l'entità presunta del cantiere rappresentata dalla somma delle giornate lavorative prestate dai lavoratori, anche autonomi, previste per la realizzazione dell'opera.
Tale "entità presunta" è quindi pari al prodotto fra il numero di lavoratori (subordinati ed autonomi) previsti  in cantiere ed il numero di giornate lavorative in cui ognuno di questi  opererà in cantiere.
Il PSC è uno strumento operativo di pianificazione e coordinamento della sicurezza che il committente deve far redigere dal CSP in fase di progettazione e va redatto per i cantieri in cui è prevista la presenza anche non contemporanea di più imprese.
NON DEVE ESSERE:
solo una raccolta di carte e fotocopie o un elenco di situazioni generiche che nulla hanno a che vedere con il cantiere in oggetto, né tantomeno deve essere un documento di considerevole volume e scarsi contenuti, di difficile comprensione e quindi di scarsa utilità.
Il cronoprogramma è la rappresentazione della sequenza temporale e della relativa durata delle lavorazioni, fasi di lavoro e sottofasi. E’  compito  del coordinatore (insieme al committente) pianificare i lavori e la loro eventuale simultaneità.
Il programma dei lavori è lo strumento grafico che per prassi è utilizzato nella valutazione dei rischi da interferenza.
Il cronoprogramma, soprattutto per i lavori pubblici, è un atto obbligatorio e fa parte del contratto d'appalto, infatti, il cronoprogramma di progetto viene steso prima dell'appalto, cioè quando non si conosce ancora l'impresa che eseguirà i lavori.

DIAGRAMMA DI GANTT

Strumento di supporto alla gestione dei progetti, così chiamato in ricordo dell'ingegnere statunitense che lo ideò nel 1917, Henry Laurence Gantt.
È costruito partendo da un asse orizzontale, che rappresenta l'arco temporale totale del cantiere, suddiviso in fasi incrementali: giorni, settimane, mesi e da un asse verticale, che rappresenta le fasi lavorative necessarie alla realizzazione dell’opera.
Il diagramma di GANTT visualizzerà tramite barre orizzontali di lunghezza variabile le sequenze, la durata e l'arco temporale di ogni singola attività del cantiere.
Queste barre possono sovrapporsi nello stesso arco di tempo ciò indica la possibilità di svolgere in parallelo fasi lavorative diverse, questo implica la presenza contemporanea in cantiere di lavoratori diversi magari appartenenti ad imprese diverse addetti.
Quanto maggiori saranno il numero di sovrapposizioni e la durata delle sovrapposizioni stesse, tanto minore sarà la durata complessiva dei lavori.
Il diagramma di Gantt permette la rappresentazione grafica di un calendario di attività, utile al fine di pianificare, coordinare e tracciare specifiche attività in un progetto dando una chiara illustrazione dello stato d'avanzamento del progetto rappresentato.
Per tale motivo è lo strumento più idoneo per studiare le interferenze tra le lavorazioni.
Tale circostanza va attentamente analizzata in sede di redazione del cronoprogramma, cercando di evitare il più possibile interferenze temporali, ed al contempo spaziali, che possano determinare rischi aggiuntivi per la sicurezza dei lavoratori.
PSC: COSTI DELLA SICUREZZA
La stima dei costi della sicurezza dovrà essere congrua, analitica per voci singole, a corpo o a misura, riferita ad elenchi prezzi standard o specializzati, oppure basata su prezziari o listini ufficiali vigenti nell'area interessata, o sull'elenco prezzi delle misure di sicurezza del committente; nel caso in cui un elenco prezzi non sia applicabile o non disponibile, si farà riferimento ad analisi costi complete e desunte da indagini di mercato. Le singole voci dei costi della sicurezza vanno calcolate considerando il loro costo di utilizzo per il cantiere interessato che comprende, quando applicabile, la posa  in opera ed il successivo smontaggio, l'eventuale manutenzione e l'ammortamento.
Vanno considerati, per tutta la durata delle lavorazioni previste in  cantiere, i costi:
• dei servizi igienici, sala refettorio, spogliatoi;
• delle procedure previste per specifici motivi di sicurezza, contenute nel PSC;
• degli eventuali interventi per la sicurezza laddove si verifichi uno sfasamento, spaziale o temporale, delle lavorazioni interferenti;
• delle attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva.
PSS: PIANO SOSTITUTIVO DI SICUREZZA
E’ il documento redatto a cura del concessionario o  appaltatore di lavori pubblici nei casi in cui nel cantiere è presente una sola impresa.
È considerato come piano sostitutivo del PSC, qualora questo non sia previsto.
Il PSS differisce dal PSC soltanto perché non deve contenere la stima dei costi della sicurezza (già calcolati dalla stazione appaltante prima del bando di gara).
Questo piano è predisposto, entro trenta giorni dall’aggiudicazione dei lavori e comunque prima della consegna degli stessi e/o dell’inizio dei lavori, dall'impresa esecutrice dei lavori (appaltatore) e dalle eventuali imprese di subappalto.

FASCICOLO DELL’OPERA

Documento redatto dal coordinatore per la sicurezza in fase di progetto, contenente le informazioni utili alla prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, da prendere in considerazione all’atto di eventuali lavori successivi sull’opera, i cui contenuti sono riportati nell’Allegato XVI.
Il fascicolo accompagna l’opera  per tutta la sua vita.
Il Fascicolo dell'opera viene elaborato dal coordinatore per la progettazione contestualmente alla redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento.
Il fascicolo viene definito compiutamente nella fase di pianificazione ed eventualmente aggiornato dal coordinatore per l’esecuzione nella fase realizzativa in funzione dell'evoluzione  del cantiere, mentre dopo la consegna dell'opera sarà aggiornato dal committente.

PIMUS

Il PIMUS (PIano di Montaggio, Uso e Smontaggio) è obbligatorio nei cantieri dove si prevede l’uso dei ponteggi.
Non sussiste obbligo di legge nella trasmissione del PIMUS con il POS.
Sussiste obbligo di redazione nei casi previsti dall’art. 136 D. Lgs. 81/08 e s.m.i.
Il PIMUS è un documento operativo che deve essere preso a riferimento dai preposti alla sorveglianza e dagli operai pontisti nelle fasi di montaggio, uso e smontaggio di un ponteggio al fine di garantire la loro sicurezza durante le fasi di montaggio e smontaggio e la sicurezza di chi, non addetto a tali operazioni, potrebbe trovarsi coinvolto ad esempio: altri lavoratori presenti in cantiere, non addetti ai lavori.

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