Lavori in ambienti sospetti di inquinamento - Procedura per zone a minimo rischio


PROCEDURA PER ZONE A MINIMO RISCHIO

• Prima dell’accesso delle persone, sia effettuata, a cura del personale addestrato, una misura del contenuto di ossigeno (tramite ossimetro), che deve risultare pari al 21% in volume e, qualora la valutazione dei rischi potenziali abbia evidenziato la possibilità della presenza di un’atmosfera sottoossigenata o la presenza di vapori tossici, si dovrà fare riferimento, per l’esposizione degli operatori, ai valori minimi di soglia dettati dagli standard internazionali per il Treshold Limit Values (TLV).

• Prima dell’accesso all’ambiente, deve essere attivata un’adeguata ventilazione da mantenere sia per tutto il tempo di permanenza, sia durante le pause temporanee; comunque, prima di rientrare, si dovrà compiere nuovamente un controllo dell’atmosfera ambientale.

• All’esterno degli ambienti vi sia sempre una persona in continuo contatto visivo o per mezzo di un adeguato e testato sistema di comunicazione,con le persone all’interno; nel caso di rottura del sistema di ventilazione, quest’addetto provvede a fare uscire immediatamente tutte le persone.
Nell’eventualità di un’emergenza, la persona darà l’allarme, ma nessuno potrà entrare nell’ambiente prima che siano arrivati gli aiuti e che la situazione sia stata giudicata tale da permettere di compiere, in sicurezza, le operazioni di soccorso.

• All’ingresso dell’ambiente sia posta un’apparecchiatura di soccorso e di rianimazione pronta all’uso, il cui funzionamento sia stato testato immediatamente prima dell’accesso (in questo caso è sufficiente una bombola di ossigeno e relativi dispositivi).

• Deve essere concordata, tra tutte le persone all’interno e all’esterno dell’ambiente, la sequenza di procedura per il soccorso.

• Le persone, sia all’interno sia all’esterno, devono essere equipaggiate con gli adeguati dispositivi di protezione individuali e l’ambiente deve essere sufficientemente illuminato.
• Il personale deve essere sufficientemente addestrato, formato e informato sulle specifiche operazioni.

• In caso di interruzione dei lavori, ad esempio quarantotto ore, il consulente chimico elaborerà una nuova valutazione del rischio.

• Nel caso che inizialmente sia stato stimato un rischio minimo per l’accesso alle persone, che tuttavia sia suscettibile di incremento durante l’effettuazione delle operazioni di manutenzione, ad esempio per saldature con uso di fiamme libere, saranno indicate e messe in atto procedure di esecuzione dei lavori idonei a contenere il rischio specifico entro limiti accettabili.

• Potranno essere previste delle ispezioni periodiche da parte della persona competente, apportando le opportune modifiche e integrazioni alle procedure o alle prescrizioni di sicurezza.

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