Il D.Lgs. 626/94 ed il D.M. 10 Marzo 1998 hanno introdotto la valutazione del rischio incendio come elemento base per l’individuazione delle misure tecniche e gestionali idonee a garantire livelli di sicurezza accettabili.
SicurFire™ propone le metodologie analitiche per sviluppare e documentare la valutazione del rischio incendio e per giudicare le condizioni di sicurezza dell’attività nel suo complesso, in coerenza con le linee guida indicate dalla Legislazione Europea. Il metodo si basa sulla riproduzione del processo analitico e valutativo dell’esperto consentendo al tecnico valutatore di formulare, secondo criteri resi espliciti, giudizi di sicurezza sulla realtà analizzata.
Messo a punti dai consulenti e dai tecnici di Consorzio Infotel e frutto di un’esperienza ventennale nel settore della sicurezza, SicurFire™ è un utile strumento per la valutazione del rischio nelle attività civili e per l’individuazione delle strategie di intervento sulle realtà già esistenti, nonché un valido supporto per la progettazione ex-novo delle stesse.
Gli elaborati di SicurFire™ possono costituire, nel caso di attività soggette al controllo dei VV.FF. e per le quali esistono specifiche regole tecniche, uno strumento ufficiale per individuare e motivare le misure compensative in sede di richiesta di deroga alle disposizioni di legge. Non a caso i documenti oggetto del software possono venire utilizzati per l’ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi e per ottenere il nulla-osta a realizzare, nei locali che si sta esaminando, impianti elettrici conformi alla CEI 64-8 Sez. 751.
SicurFire™ esplicita, durante i lavori, i fattori che concorrono a determinare la sicurezza antincendio per facilitare l’individuazione di tutte le possibili ed alternative strategie che permettono di raggiungere i livelli di sicurezza richiesti in quel contesto.
Gli elaborati di SicurFire™ costituiscono una elaborata e valida guida per la gestione delle problematiche legate all’antincendio sia in condizioni ordinarie che in condizioni di emergenza.
SicurFire™ dispone di una semplice interfaccia che permette all’utente di inserire manualmente le descrizioni dei materiali e dei dati (ovvero quantità e potere calorifico) oppure di richiamarli da un archivio molto completo e già compreso nella confezione. Durante la fase dell’inserimento dei dati viene lasciata all’utente la facoltà di inserire un testo di commento per ogni locale. La sezione dedicata al calcolo del carico d’incendio prevede svariate forme di stampa ovvero diretta oppure tramite esportazione in vari formati. Le stampe, infine, potranno essere previste con i dati generali, l’elenco dei locali ed il calcolo del carico di incendio ed indici di valutazione per ogni singolo locale. Gli archivi in dotazione sono quelli dei materiali combustibili ovvero solidi (espressi in kg, pezzi, m, m2, m3), liquidi e gassosi (stoccati o in tubazioni intercettabili) e dei locali che possono essere richiamati e, se necessario, modificati per adattarli al caso specifico.
A corredo di SicurFire™ viene fornita anche una ricca banca dati della normativa di riferimento. La sua consultazione consente all’utente di reperire con estrema facilità e semplicità tutte le informazioni desiderate restando sempre nell’ambiente di lavoro e senza la necessità di abbandonarlo. Questo utilissimo ed indispensabile strumento di supporto a tutti i professionisti e consulenti per la sicurezza prevede, infine, una funzione di aggiornamento automatico via Internet che segnala la presenza di eventuali aggiornamenti normativi e provvede direttamente a scaricarli ed a renderli fruibili fin da subito.
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 117 del 22 maggio scorso, il decreto del Ministero dell’Interno del 9 maggio 2007 recante “Direttive per l’attuazione dell’approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio”.
Il decreto definisce gli aspetti procedurali e i criteri da adottare per valutare il livello di rischio e progettare le conseguenti misure compensative, utilizzando, in alternativa a quanto previsto dal decreto del Ministro dell’Interno 4 maggio 1998, l’approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio.
In presenza di insediamenti di tipo complesso o a tecnologia avanzata – si legge all’art. 2 -, di edifici di particolare rilevanza architettonica e costruttiva, compresi quelli pregevoli per arte o storia o ubicati in ambiti urbanistici di particolare specificità, la metodologia descritta nel decreto può essere applicata: a) per l’individuazione dei provvedimenti da adottare ai fini del rilascio del certificato di prevenzione incendi nel caso di attività non regolate da specifiche disposizioni antincendio; b) per l’individuazione delle misure di sicurezza idonee a compensare il rischio aggiuntivo nell’ambito del procedimento di deroga di cui all’art. 6 del DPR 12 gennaio 1998, n. 37.
Art. 3. La documentazione tecnica prevista dal nuovo decreto andrà ad integrare quella prescritta dal decreto del 4 maggio 1998. Per tenere conto del maggiore impegno professionale richiesto per la valutazione delle scelte progettuali nonchè della rilevante complessità correlata all’esame dei progetti redatti secondo l’approccio ingegneristico, l’art. 3 prevede, al fine di determinare l’importo del corrispettivo dovuto, che la durata del servizio è ottenuta raddoppiando il numero di ore stabilito nell’allegato VI al decreto 4 maggio 1998.
Art. 4. La documentazione tecnica prevista dall’allegato I al DM 4 maggio 1998 deve essere integrata da una valutazione sul rischio aggiuntivo conseguente alla mancata osservanza delle disposizioni cui si intende derogare e dalle misure tecniche che si ritengono idonee a compensare il rischio aggiuntivo, determinate utilizzando le metodologie dell’approccio ingegneristico, compreso il documento contenente il programma per l’attuazione del sistema di gestione della sicurezza antincendio.
In questo caso, la durata del servizio, al fine di determinare l’importo del corrispettivo dovuto, è calcolata sulla base di quella prevista per il parere di conformità del progetto, maggiorata del cinquanta per cento.
Art. 6. La progettazione antincendio eseguita mediante l’approccio ingegneristico richiede l’elaborazione del sistema di gestione della sicurezza antincendio (SGSA) tenuto conto che le scelte e le ipotesi poste a base del progetto costituiscono vincoli e limitazioni imprescindibili per l’esercizio dell’attività. La verifica del SGSA rientra tra i servizi a pagamento; l’importo da corrispondere per la verifica del SGSA è uguale a quello dovuto per il sopralluogo e va sommato a quello previsto per il sopralluogo finalizzato al rilascio del certificato di prevenzione incendi.
L’allegato illustra il processo di valutazione e progettazione nell’ambito dell’approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio.
Il decreto entrerà in vigore 90 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
In pratica i decreti citati contengono la disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi (D.P.R. n'37 del 12/01/98), le disposizioni relative alle modalità di presentazione ed al contenuto delle domande (D.M. dei 04/05/98) ai fini di rilascio o rinnovo del"CERTIFICATO PREVENZIONE INCENDI" ed i criteri generali di sicurezza antincendio (D.M. dei 10 marzo 1998). Sono conseguenza e attuazione di quanto disposto dall'art.13 dei D.Lgs 626 19/09/ ' 94 che a sua volta recepisce le direttive CEE 89/391-89/654-89/655-89/656-90/ 629-90/270-90/394-90/679.
In caso di incidente i contrassegni di pericolo, posti di fianco e dietro i mezzi che trasportano sostanze pericolore, sono utili per stabilire il tipo di intervento da effettuare.
* Segnali di soccorso
* Segnali antincendio
logo dei segnali di antincendio
* Kemler-onu
Codice internazionale posto sul retro dei mezzi che trasportano merci pericolose.
* Etichette pericolo
Le etichette di pericolo, poste su alcuni prodotti, indicano i rischi a cui si è sottoposti nel maneggiarli.
* Bombole
La normativa Uni 1089-3 prevede di identificare, tramite il diverso colore dell'ogiva, il rischio principale del gas contenuto.
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SicurFire™ propone le metodologie analitiche per sviluppare e documentare la valutazione del rischio incendio e per giudicare le condizioni di sicurezza dell’attività nel suo complesso, in coerenza con le linee guida indicate dalla Legislazione Europea. Il metodo si basa sulla riproduzione del processo analitico e valutativo dell’esperto consentendo al tecnico valutatore di formulare, secondo criteri resi espliciti, giudizi di sicurezza sulla realtà analizzata.
Messo a punti dai consulenti e dai tecnici di Consorzio Infotel e frutto di un’esperienza ventennale nel settore della sicurezza, SicurFire™ è un utile strumento per la valutazione del rischio nelle attività civili e per l’individuazione delle strategie di intervento sulle realtà già esistenti, nonché un valido supporto per la progettazione ex-novo delle stesse.
Gli elaborati di SicurFire™ possono costituire, nel caso di attività soggette al controllo dei VV.FF. e per le quali esistono specifiche regole tecniche, uno strumento ufficiale per individuare e motivare le misure compensative in sede di richiesta di deroga alle disposizioni di legge. Non a caso i documenti oggetto del software possono venire utilizzati per l’ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi e per ottenere il nulla-osta a realizzare, nei locali che si sta esaminando, impianti elettrici conformi alla CEI 64-8 Sez. 751.
SicurFire™ esplicita, durante i lavori, i fattori che concorrono a determinare la sicurezza antincendio per facilitare l’individuazione di tutte le possibili ed alternative strategie che permettono di raggiungere i livelli di sicurezza richiesti in quel contesto.
Gli elaborati di SicurFire™ costituiscono una elaborata e valida guida per la gestione delle problematiche legate all’antincendio sia in condizioni ordinarie che in condizioni di emergenza.
SicurFire™ dispone di una semplice interfaccia che permette all’utente di inserire manualmente le descrizioni dei materiali e dei dati (ovvero quantità e potere calorifico) oppure di richiamarli da un archivio molto completo e già compreso nella confezione. Durante la fase dell’inserimento dei dati viene lasciata all’utente la facoltà di inserire un testo di commento per ogni locale. La sezione dedicata al calcolo del carico d’incendio prevede svariate forme di stampa ovvero diretta oppure tramite esportazione in vari formati. Le stampe, infine, potranno essere previste con i dati generali, l’elenco dei locali ed il calcolo del carico di incendio ed indici di valutazione per ogni singolo locale. Gli archivi in dotazione sono quelli dei materiali combustibili ovvero solidi (espressi in kg, pezzi, m, m2, m3), liquidi e gassosi (stoccati o in tubazioni intercettabili) e dei locali che possono essere richiamati e, se necessario, modificati per adattarli al caso specifico.
A corredo di SicurFire™ viene fornita anche una ricca banca dati della normativa di riferimento. La sua consultazione consente all’utente di reperire con estrema facilità e semplicità tutte le informazioni desiderate restando sempre nell’ambiente di lavoro e senza la necessità di abbandonarlo. Questo utilissimo ed indispensabile strumento di supporto a tutti i professionisti e consulenti per la sicurezza prevede, infine, una funzione di aggiornamento automatico via Internet che segnala la presenza di eventuali aggiornamenti normativi e provvede direttamente a scaricarli ed a renderli fruibili fin da subito.
Il decreto definisce gli aspetti procedurali e i criteri da adottare per valutare il livello di rischio e progettare le conseguenti misure compensative, utilizzando, in alternativa a quanto previsto dal decreto del Ministro dell’Interno 4 maggio 1998, l’approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio.
In presenza di insediamenti di tipo complesso o a tecnologia avanzata – si legge all’art. 2 -, di edifici di particolare rilevanza architettonica e costruttiva, compresi quelli pregevoli per arte o storia o ubicati in ambiti urbanistici di particolare specificità, la metodologia descritta nel decreto può essere applicata:
a) per l’individuazione dei provvedimenti da adottare ai fini del rilascio del certificato di prevenzione incendi nel caso di attività non regolate da specifiche disposizioni antincendio;
b) per l’individuazione delle misure di sicurezza idonee a compensare il rischio aggiuntivo nell’ambito del procedimento di deroga di cui all’art. 6 del DPR 12 gennaio 1998, n. 37.
Art. 3. La documentazione tecnica prevista dal nuovo decreto andrà ad integrare quella prescritta dal decreto del 4 maggio 1998. Per tenere conto del maggiore impegno professionale richiesto per la valutazione delle scelte progettuali nonchè della rilevante complessità correlata all’esame dei progetti redatti secondo l’approccio ingegneristico, l’art. 3 prevede, al fine di determinare l’importo del corrispettivo dovuto, che la durata del servizio è ottenuta raddoppiando il numero di ore stabilito nell’allegato VI al decreto 4 maggio 1998.
Art. 4. La documentazione tecnica prevista dall’allegato I al DM 4 maggio 1998 deve essere integrata da una valutazione sul rischio aggiuntivo conseguente alla mancata osservanza delle disposizioni cui si intende derogare e dalle misure tecniche che si ritengono idonee a compensare il rischio aggiuntivo, determinate utilizzando le metodologie dell’approccio ingegneristico, compreso il documento contenente il programma per l’attuazione del sistema di gestione della sicurezza antincendio.
In questo caso, la durata del servizio, al fine di determinare l’importo del corrispettivo dovuto, è calcolata sulla base di quella prevista per il parere di conformità del progetto, maggiorata del cinquanta per cento.
Art. 6. La progettazione antincendio eseguita mediante l’approccio ingegneristico richiede l’elaborazione del sistema di gestione della sicurezza antincendio (SGSA) tenuto conto che le scelte e le ipotesi poste a base del progetto costituiscono vincoli e limitazioni imprescindibili per l’esercizio dell’attività. La verifica del SGSA rientra tra i servizi a pagamento; l’importo da corrispondere per la verifica del SGSA è uguale a quello dovuto per il sopralluogo e va sommato a quello previsto per il sopralluogo finalizzato al rilascio del certificato di prevenzione incendi.
L’allegato illustra il processo di valutazione e progettazione nell’ambito dell’approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio.
Il decreto entrerà in vigore 90 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
In pratica i decreti citati contengono la disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi (D.P.R. n'37 del 12/01/98), le disposizioni relative alle modalità di presentazione ed al contenuto delle domande (D.M. dei 04/05/98) ai fini di rilascio o rinnovo del"CERTIFICATO PREVENZIONE INCENDI" ed i criteri generali di sicurezza antincendio (D.M. dei 10 marzo 1998).
Sono conseguenza e attuazione di quanto disposto dall'art.13 dei D.Lgs 626 19/09/ ' 94 che a sua volta recepisce le direttive CEE 89/391-89/654-89/655-89/656-90/ 629-90/270-90/394-90/679.
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Segnali di pericolo
In caso di incidente i contrassegni di pericolo, posti di fianco e dietro i mezzi che trasportano sostanze pericolore, sono utili per stabilire il tipo di intervento da effettuare.
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Segnali di soccorso
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Segnali antincendio
logo dei segnali di antincendio
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Kemler-onu
Codice internazionale posto sul retro dei mezzi che trasportano merci pericolose.
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Etichette pericolo
Le etichette di pericolo, poste su alcuni prodotti, indicano i rischi a cui si è sottoposti nel maneggiarli.
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Bombole
La normativa Uni 1089-3 prevede di identificare, tramite il diverso colore dell'ogiva, il rischio principale del gas contenuto.