Sono di silicone, colorati e contrassegnati da messaggi che sollecitano chi li porta a nuovi comportamenti in nome della prevenzione. Il direttore della comunicazione dell'INAIL, Marco Stancati, spiega l'originale strumento di sensibilizzazione ideato con la collaborazione creativa di Fabrica di Benetton e distribuito al Meeting di CL .
L'idea: prendere un oggetto di tendenza, legato esclusivamente ai codici "ludici" della moda, e renderlo veicolo di un messaggio sociale forte. Ovvero: trasformare un accessorio per sua natura simbolo di frivolezza in uno strumento di consapevolezza e in una presa di coscienza. L'INAIL ha scelto la 29° edizione del Meeting per l'amicizia fra i Popoli di Rimini - dal 24 al 30 agosto prossimi, presso Rimini Fiera - dove è presente col proprio stand istituzionale (n. 18/23, padiglione D5), per avviare la sperimentazione di un'originale modalità di comunicazione.
Al posto di "classici" affissioni e volantini, infatti, saranno dei braccialetti di silicone colorati sui quali sono stati incisi messaggi di forte impatto emotivo sull'importanza della prevenzione e della sicurezza sul lavoro - "Attento papà!", "Attenta mamma!", "Attento amore!", "La sicurezza è vita" e "Lavora sicuro" - a sollecitare una nuova cultura dei comportamenti. I braccialetti verranno distribuiti gratuitamente ai partecipanti con un apposito kit dal titolo esplicito: "Sicurezza: una cultura da indossare".
"Questi ‘braccialetti della sicurezza' vogliono parlare un linguaggio sussurrato: da un bambino ai genitori, da un partner all'altro, tramite un messaggio quasi intimo che ricordi, a chi lavora, che la sicurezza è anche un dovere verso se stessi e verso gli altri, e che i nostri cari vogliono che venga rispettato perché il futuro dipende da questo", dice Marco Stancati, Responsabile delle comunicazioni dell'INAIL. "L'obiettivo è promuovere una cultura della ‘Sicurezza da indossare', una sorta di pret-à-porter della sicurezza, là dove il ‘bello e pronto' non è un prodotto commerciale, ma un oggetto-testimonianza, di valore affettivo, che vuole indurre chi lo indossa a metabolizzare i significati di cui si fa portatore".
Come nasce questo progetto?
"INAIL insieme a Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione di Benetton, ha cercato di individuare delle forme non convenzionali di comunicazione, basate sul presupposto di fondo di promuovere, come prima cosa, una partecipazione attiva degli stessi destinatari del messaggio. Da qui l'idea dei braccialetti. Riceverne uno e indossarlo, infatti, rappresenta a nostro giudizio, in modo forte, il concetto di ‘mettersi addosso la sicurezza'. Vogliamo fare, insomma, di sicurezza e prevenzione un ‘abito mentale', un'autentica cultura dei comportamenti".
Fino ad ora braccialetti come questi sono stati considerati solo accessori di tendenza...
"Esatto. Noi, invece, vogliamo dare loro un significato nuovo. Chi indossa uno di questi braccialetti diventa veicolo attivo del messaggio che vi è inciso sopra e, di fatto, è come se si facesse carico - anche fisicamente - del problema. Oggi esiste indubbiamente un buon livello di sensibilizzazione nei confronti delle tematiche legate alla sicurezza sul lavoro: il passaggio faticoso che si tratta adesso di realizzare è promuovere la consapevolezza del ruolo che ciascuno può avere nella prevenzione. Ecco perché abbiamo scelto di incidere su tre dei cinque braccialetti prodotti degli espliciti messaggi di tipo affettivo, che risuonano come l'esortazione a stare attenti che un figlio può rivolgere genitori o un partner all'altro".
Perché la scelta di avviare la sperimentazione al Meeting di Rimini?
"Il Meeting è un evento che riunisce un pubblico trasversale, molto ampio e di tutte le età, caratterizzato culturalmente da grande attenzione dei confronti del sociale. Il nostro scopo è verificare che tipo di attenzione verrà riservata a forme di comunicazione come questa. Cercheremo di valutarne l'efficacia, studiando tutte le variabili in atto: dall'effetto degli slogan fino alla predilezione nei confronti dei diversi colori dei braccialetti. Vogliamo vedere, insomma, quali saranno le reazioni dal vivo, A settembre, poi, riproporremo l'esperimento in un contesto decisamente diverso quale quello della Fiera del Levante di Bari. Se i risultati attesi verranno confermati, la nostra intenzione è di inserire l'iniziativa in una più ampia campagna di comunicazione sui comportamenti sicuri in collaborazione col Ministero del Lavoro".
L'idea: prendere un oggetto di tendenza, legato esclusivamente ai codici "ludici" della moda, e renderlo veicolo di un messaggio sociale forte. Ovvero: trasformare un accessorio per sua natura simbolo di frivolezza in uno strumento di consapevolezza e in una presa di coscienza. L'INAIL ha scelto la 29° edizione del Meeting per l'amicizia fra i Popoli di Rimini - dal 24 al 30 agosto prossimi, presso Rimini Fiera - dove è presente col proprio stand istituzionale (n. 18/23, padiglione D5), per avviare la sperimentazione di un'originale modalità di comunicazione.
Al posto di "classici" affissioni e volantini, infatti, saranno dei braccialetti di silicone colorati sui quali sono stati incisi messaggi di forte impatto emotivo sull'importanza della prevenzione e della sicurezza sul lavoro - "Attento papà!", "Attenta mamma!", "Attento amore!", "La sicurezza è vita" e "Lavora sicuro" - a sollecitare una nuova cultura dei comportamenti. I braccialetti verranno distribuiti gratuitamente ai partecipanti con un apposito kit dal titolo esplicito: "Sicurezza: una cultura da indossare".
"Questi ‘braccialetti della sicurezza' vogliono parlare un linguaggio sussurrato: da un bambino ai genitori, da un partner all'altro, tramite un messaggio quasi intimo che ricordi, a chi lavora, che la sicurezza è anche un dovere verso se stessi e verso gli altri, e che i nostri cari vogliono che venga rispettato perché il futuro dipende da questo", dice Marco Stancati, Responsabile delle comunicazioni dell'INAIL. "L'obiettivo è promuovere una cultura della ‘Sicurezza da indossare', una sorta di pret-à-porter della sicurezza, là dove il ‘bello e pronto' non è un prodotto commerciale, ma un oggetto-testimonianza, di valore affettivo, che vuole indurre chi lo indossa a metabolizzare i significati di cui si fa portatore".
Come nasce questo progetto?
"INAIL insieme a Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione di Benetton, ha cercato di individuare delle forme non convenzionali di comunicazione, basate sul presupposto di fondo di promuovere, come prima cosa, una partecipazione attiva degli stessi destinatari del messaggio. Da qui l'idea dei braccialetti. Riceverne uno e indossarlo, infatti, rappresenta a nostro giudizio, in modo forte, il concetto di ‘mettersi addosso la sicurezza'. Vogliamo fare, insomma, di sicurezza e prevenzione un ‘abito mentale', un'autentica cultura dei comportamenti".
Fino ad ora braccialetti come questi sono stati considerati solo accessori di tendenza...
"Esatto. Noi, invece, vogliamo dare loro un significato nuovo. Chi indossa uno di questi braccialetti diventa veicolo attivo del messaggio che vi è inciso sopra e, di fatto, è come se si facesse carico - anche fisicamente - del problema. Oggi esiste indubbiamente un buon livello di sensibilizzazione nei confronti delle tematiche legate alla sicurezza sul lavoro: il passaggio faticoso che si tratta adesso di realizzare è promuovere la consapevolezza del ruolo che ciascuno può avere nella prevenzione. Ecco perché abbiamo scelto di incidere su tre dei cinque braccialetti prodotti degli espliciti messaggi di tipo affettivo, che risuonano come l'esortazione a stare attenti che un figlio può rivolgere genitori o un partner all'altro".
Perché la scelta di avviare la sperimentazione al Meeting di Rimini?
"Il Meeting è un evento che riunisce un pubblico trasversale, molto ampio e di tutte le età, caratterizzato culturalmente da grande attenzione dei confronti del sociale. Il nostro scopo è verificare che tipo di attenzione verrà riservata a forme di comunicazione come questa. Cercheremo di valutarne l'efficacia, studiando tutte le variabili in atto: dall'effetto degli slogan fino alla predilezione nei confronti dei diversi colori dei braccialetti. Vogliamo vedere, insomma, quali saranno le reazioni dal vivo, A settembre, poi, riproporremo l'esperimento in un contesto decisamente diverso quale quello della Fiera del Levante di Bari. Se i risultati attesi verranno confermati, la nostra intenzione è di inserire l'iniziativa in una più ampia campagna di comunicazione sui comportamenti sicuri in collaborazione col Ministero del Lavoro".
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