Delle variabili presentate, i dati più significativi riguardano la “deviazione” (deviation). Essa descrive ciò che è avvenuto di anormale per cui l’attività svolta ha subito una deviazione dal suo normale svolgimento. Si comprende bene perciò come tale variabile sia, per molti versi, la più rilevante del gruppo, costituendo di per sé gran parte della risposta alla domanda “perché l’evento è avvenuto”.
Dai risultati si evince che:
· per quanto riguarda gli infortuni che hanno comportato assenza dal lavoro di almeno 4 giorni, la più frequente tra le deviazioni è la perdita di controllo (perdita di controllo totale o parziale di macchina, mezzo di controllo; attrezzatura di movimentazione, utensile a mano, oggetto, animale), seguita dallo scivolamento (scivolamento o incespicamento con caduta, caduta di persona), e ancora dal movimento che comporti sforzo fisico.
· per quanto riguarda gli infortuni mortali, si osservano nuovamente con maggiore frequenza le perdite di controllo e gli scivolamenti, seguiti dalle esplosioni.
L’analisi dei dati è stata quindi utilizzata per l’identificazione delle priorità in prevenzione, sia generali (età, sesso,…), sia specifiche (dimensioni dell’impresa, tipo di incidente,…).
La seconda parte del volume è infatti dedicata ad indicazioni per lo sviluppo e il miglioramento di politiche preventive, mentre la terza parte mostra alcuni esempi di misure preventive con le migliori soluzioni disponibili.
Il volume, in inglese, è di 231 pagine e 3 Mb. “Causes and circumstances of accidents at work in the EU (26/05/2009 )” Catalog N. : KE-78-09-668-EN-C.
E’ scaricabile gratuitamente dal sito dell’European Agency for Safety and Health at Work (EU-OSHA) al seguente collegamento http://osha.europa.eu/en/riskobservatory/causes_circumstances_accidents_work_eu_01.02062009
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