L’ indagine è stata realizzata selezionando un campione di persone infortunate in casa su otto realtà territoriali ed in particolare in: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Lazio, Umbria, Toscana, Sicilia e Puglia.
Ogni regione ha focalizzato l’obiettivo dello studio su aspetti diversi, questo proprio per consentire l’approfondimento delle caratteristiche degli infortuni su un gruppo mirato di soggetti esposti. In particolare il Lazio, il Piemonte ed il Friuli Venezia Giulia hanno effettuato un’indagine mirata sugli anziani.
Il Veneto ha focalizzato l’attenzione sui bambini, la Toscana sugli infortuni mortali ed infine Puglia, Umbria e Sicilia hanno indagato le caratteristiche degli infortuni su tutta la popolazione.
E’ stata adottata la seguente definizione di infortunio domestico: una lesione determinata da una causa violenta, involontaria e/o accidentale in occasione di attività svolta in ambiente domestico (comprendente la casa ed i relativi luoghi di pertinenza), intendendo per:
a) lesione: qualsiasi modificazione di un organo o di un tessuto, che si manifesta con alterazione della continuità, della forma, della struttura o della funzione e provocata da fattori fisici, chimici o biologici;
b) causa violenta: una causa esterna, improvvisa e violenta, in grado di produrre il proprio effetto (e cioè l’alterazione dell’organismo) con rapidità.
In genere si fa riferimento
– ed è sufficiente
– a una esposizione avvenuta nell’arco temporale dell’attività svolta;
c) occasione (di attività domestica): l’insieme delle circostanze di tempo, di luogo, di modo (es. ambienti, impianti, utensili e quant’altro) propri della specifica attività.
Riguardo alla casistica esaminata, sono stati inclusi nello studio gli infortuni in “abitazione o annessi” occorsi nel periodo 2003-05 ed i decessi avvenuti nel 2001-2002. Complessivamente i casi sono risultati 1.555, di cui 600 maschi (38,6%) e 955 femmine (61,4%).
Il campione è stato reclutato utilizzando le strutture dei Pronto Soccorso come sede per l’individuazione di eventi infortunistici accaduti in ambiente domestico e non sono stati adottati specifici criteri di randomizzazione nella raccolta dei casi.
Il campione selezionato consente di identificare le tipologie di infortunio più frequenti e soprattutto di descrivere tutte quelle caratteristiche di contorno che raramente vengono prese in considerazione in modo sistematico per poter studiare l’eventuale grado di dipendenza dei vari fattori connessi con gli eventi infortunistici.
La modalità di raccolta delle informazioni di interesse è data dall’utilizzo di un questionario specifico, coordinato dall’ISPESL e frutto del lavoro di tutti i partecipanti al progetto, riportato in appendice e adattato in relazione alle specifiche esigenze delle singole regioni.
Le informazioni di interesse sono state raccolte mediante intervista somministrata, in sede di Pronto Soccorso, se le condizioni del ricoverato lo permettevano e se vi era sufficiente tempo a disposizione, o presso il domicilio dell’infortunato, previo consenso dello stesso.
Nella maggior parte dei casi, è stato intervistato direttamente l’infortunato.
Nei casi di infortuni corsi a bambini di pochi anni di età, di anziani non collaborativi o di soggetti deceduti, è stato intervistato il parente più prossimo o i conviventi. Il questionario, di tipo chiuso, è costruito in modo da poter raccogliere le modalità necessarie per giungere ad una esauriente descrizione del fenomeno dell’incidentalità domestica (il tempo di esposizione, il tipo di attività domestica svolta, …) ed è strutturato nelle seguenti sezioni:
A. dati generali dell’infortunato (sesso, età, stato civile, condizione professionale, titolo di studio, ecc.);
B. caratteristiche dell’infortunio domestico e sue conseguenze (causa dell’infortunio, modalità dell’infortunio, agente materiale, attività svolta al momento dell’infortunio, sede anatomica della lesione, tipo di lesione, luogo, conseguenze della lesione, ecc.);
C. stile di vita della persona infortunata e condizioni di salute (abitudine all’alcool, quadro generale sullo stato di salute, tempi di esposizione al rischio);
La struttura del questionario è stata realizzata con il duplice obiettivo di ottenere sia informazioni dettagliate sull’evento “incidente domestico” sia informazioni necessarie per la costruzione di eventuali indicatori volti a misurare la frequenza e la gravità dell’infortunio, o altri ancora ritenuti più idonei per una migliore descrizione e comprensione del fenomeno. A tal proposito, viene riportato in Appendice III una proposta per la costruzione di un indicatore di rischiosità domestica.
Sulla base delle informazioni rilevate, tramite il questionario somministrato nell’indagine campionaria si è provveduto a costruire un sistema informativo in grado di rispondere prontamente ed esaustivamente alle esigenze conoscitive di chi è preposto istituzionalmente allo studio e all’analisi del fenomeno infortunistico.
Le entità principali individuate in fase di analisi sono:
Dati della persona infortunata: anagrafici, di residenza e occupazionali;
Dati dell’infortunio: tipologia, accadimento, grado, conseguenze, ecc.;
Stile di vita dell’infortunato e comportamenti della famiglia;
Dati sanitari inerenti la persona infortunata: stato di salute, malattie in forma cronica, farmaci assunti, ecc.;
Commenti