L’indagine, dopo l’addetto allo sgancio del rimorchio, punta ad altri responsabili. Indagine sulla organizzazione del lavoro in porto. Polemiche e critiche alla “rapida” partenza del Suprema dopo l’infortunio. Benvenuti, console della Culmv: tre morti non sono una casualità. Gianmarco Desana era figlio di “u meistru”, un anziano ed esperto portuale.
Non sarà una indagine breve nè limitata fanno capire gli inquirenti e l’osservazione accompagna la denuncia e la valutazione del console della Culmv, Antonio Benvenuti: non si venga a dire che è una casualità, tre morti in tre anni e altri infortuni non sono una casualità. Abbiamo avuto protocolli sulla sicurezza, firmati, adottati, cambiati. Troppo “spezzatino” in porto.
Lo spezzatino è il lavoro che vede non solo i portuali al lavoro su moli e sulle navi, i marittimi ormai lavorano nelle operazioni e in talune fasi non ci sarebbe la competenza adeguata.
Tutti aspetti denunciati da tempo e rimasti irrisolti, che ritornano in primo piano dopo ogni infortunio. La protesta è stata dura, molti lavoratori hanno deciso lo sciopero e il blocco prima ancora della decisione, peraltro rapida, dei sindacati, del blocco sino al 26 dicembre. Protesta inevitabile dice ancora Benvenuti, ma ora ci vuole un confronto rapido e serio per affrontare i temi della sicurezza e della organizzazione del lavoro.
Col nuovo Prefetto ci saranno i vertici per la riscrittura delle nuove regole, ma i portuali annunciano e ribadiscono che non ci saranno mediazioni di sorta: basta morti, centinaia di segnalazioni sono rimaste senza risposta. E la risposta non possono essere certamente i morti e i feriti.
La solidarietà continua; non saranno mai soli dicono sindacati, compagnia, compagni di lavoro riferendosi ai familiari e alla compagna di Desana. In silenzio e senza clamori, come sempre, la solidarietà va avanti, in modo magari schivo, spigoloso, rifiutando riflettori e troppa pubblicità. Ma la solidarietà c’è.
Prosegue anche la sottoscrizione lanciata dalla autorità portuale: le coordinate bancarie per chi vuole aderire sono
BANCA CARIGE CONTO CORRENTE 852980.
CIN: L
ABI: 6175
CAB: 1592
IBAN: IT 23L 06175 01592 000000 852980
BIC CRGE IT GG 087
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