Lo stress da lavoro è tra le principali cause delle malattie professionali, colpisce 40milioni di persone nell'Unione Europea, ovvero circa il 22% dei lavoratori. Il 50%, 60% di tutte le giornate lavorative perse è riconducibile allo stress. Questi i dati riferiti dall'ISPESL, l'Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro, nel corso della nona Conferenza europea dell'Accademia della Psicologia del Lavoro.
I risultati dello studio evidenziano come i problemi riguardanti lo stress oggi investono in maniera sempre più consistente il mondo del lavoro. “I grandi cambiamenti nel mondo del lavoro - si legge in una nota dell'ISPESL - a partire dall'introduzione di nuove tecnologie fino alla diffusione di nuove forme contrattuali flessibili, oltre a portare profondo mutamento dell'organizzazione del lavoro, hanno introdotto anche nuovi rischi lavorativi”. Le cause dello stress, precisa l'Istituto, sono da attribuire ad uno squilibrio percepito tra gli impegni che l'ambiente fisico e sociale impone di fronteggiare e la propria capacità (percepita) di affrontarli, “quando si sperimenta una condizione di questo tipo nella realtà lavorativa si parla di stress-lavoro correlato”
fonte CGIL
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