Continua il grande lavoro svolto dagli agenti delle forze dell'ordine sul territorio a tutela della sicurezza e della legalità. L’importante operazione condotta dai militari dell’arma dei Carabinieri del Comando provinciale di Roma, che ha portato al sequestro di droga e di denaro e all’arresto di otto pusher, certifica ancora una volta l’attenzione posta al contrasto del traffico e dello spaccio di stupefacenti nella nostra città. Un lavoro prezioso e puntuale a tutela dei cittadini e fondamentale per la repressione di un fenomeno odioso sul quale non abbasseremo mai la guardia». È quanto dichiara il delegato del sindaco per le Politiche della Sicurezza, Giorgio Ciard
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Oltre alla violazione della normativa sulla sicurezza negli ambienti di lavoro, che ha portato alla denuncia di un albanese di 25 anni titolare dell'azienda, i carabinieri hanno rilevato anche alcune irregolarita' amministrative. (ANSA).
Durante il controllo i militari hanno riscontrato parecchie irregolarità amministrative e la violazione di alcune norme sulla sicurezza. Il titolare della ditta, quindi, oltre a dover pagare multe per 3 mila euro, è stato denunciato per violazione sulle norme di sicurezza nei cantieri edili.
In quella sede, partecipata da tutti i soggetti interessati, istituzionali e sociali, si procederà a valutare lo stato dell’arte e valutare le sinergie e le misure urgenti da mettere in campo per rispondere a questa emergenza ed invertire radicalmente la gerarchia delle priorità nell’ambito dello svolgimento del lavoro, ricollocando in cima il valore della vita e della salute dei lavoratori. Uno dei temi centrali è ovviamente quello degli organici relativi agli operatori del servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro delle ASL”.
Il dirigente sindacale, nel fare il punto sulla situazione «preoccupante» per la sicurezza sul lavoro in Italia, ricorda come nel 2011 siano state 452 le vittime sul lavoro, ossia «una media di tre morti al giorno». In particolare, tanti incidenti riguardano i lavoratori extracomunitari assunti in nero, che rappresentano il 40% dei morti sul lavoro. «Non è un caso – prosegue Scudiere - che ogni tanto, si abbia notizia del ritrovamento sul ciglio della strada, a pochi passi dai cantieri di lavoratori morti senza documenti ».
Dalla strage nel Frusinate «si evince che, probabilmente – ribadisce il Segretario Confederale CGIL -, un controllo assiduo dei siti ad alto rischio, potrebbe risolvere molti problemi», per questo Scudiere punta il dito contro il Governo che invece «pensa ai tagli nelle attività ispettive e di controllo provocando un rallentamento delle ispezioni, non più sopportabile».
Il dirigente sindacale, infine, torna a denunciare il carattere iniquo della Manovra del Governo, che sottolinea «non sta solo nei tagli agli investimenti, ai consumi e ai redditi da pensione e da lavoro, ma è rappresentato anche dal fatto che le imprese – spiega Scudiere - per fronteggiare le poche occasioni di produzione che capitano, tagliano per prima cosa la voce sulla prevenzione degli incidenti. Questo - conclude - non fa che aumentare i rischi per i lavoratori».
Intanto, l'area dove si trova la fabbrica, sui Monti di Arpino, è stata sequestrata e i carabinieri del Noe di Roma stanno ancora indagando per stabilire la causa della devastante esplosione. Ieri sera il sindaco di Arpino ha proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali delle vittime.