L’obiettivo del processo comunicativo è quello per cui l’informazione che parte dal mittente arrivi al destinatario in tutta la sua interezza e significato, in modo da garantirne completezza ed efficacia.
Poiché inoltre tale metodica sulla comunicazione dell’informazione coinvolge la presenza di “operatori umani”, cioè di persone, che, con la propria esperienza e con il proprio bagaglio culturale, possono tanto favorirne la trasmissione, consentendo che l’informazione arrivi al destinatario esattamente nella forma e nei contenuti articolati dal mittente, tanto costituire elemento di “disturbo”, appesantendola, in maniera a volte anche involontaria o inconsapevole, di distorsioni concettuali nel significato, o comunque modificandone il senso, dando così luogo a concetti diversi e inesatti.
Appare pertanto evidente che il “sistema” menzionato prima risulta tanto più efficiente quanto più tutti i soggetti coinvolti siano capaci di usare le stesse tecniche e soprattutto lo stesso “linguaggio”.
Il “sistema” comunicativo si compone infatti di elementi in “input”, cioè di ingresso (ciò che si vuole comunicare), elementi di elaborazione (relativi alla fase di “trasmissione” dell’informazione, cioè relativi alla comunicazione vera e propria), e di elementi di “output”, cioè di uscita, relativi cioè a quello che si è ricevuto.
Poiché inoltre tale metodica sulla comunicazione dell’informazione coinvolge la presenza di “operatori umani”, cioè di persone, che, con la propria esperienza e con il proprio bagaglio culturale, possono tanto favorirne la trasmissione, consentendo che l’informazione arrivi al destinatario esattamente nella forma e nei contenuti articolati dal mittente, tanto costituire elemento di “disturbo”, appesantendola, in maniera a volte anche involontaria o inconsapevole, di distorsioni concettuali nel significato, o comunque modificandone il senso, dando così luogo a concetti diversi e inesatti.
Appare pertanto evidente che il “sistema” menzionato prima risulta tanto più efficiente quanto più tutti i soggetti coinvolti siano capaci di usare le stesse tecniche e soprattutto lo stesso “linguaggio”.
Il “sistema” comunicativo si compone infatti di elementi in “input”, cioè di ingresso (ciò che si vuole comunicare), elementi di elaborazione (relativi alla fase di “trasmissione” dell’informazione, cioè relativi alla comunicazione vera e propria), e di elementi di “output”, cioè di uscita, relativi cioè a quello che si è ricevuto.
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