La valutazione preliminare - L’algoritmo di calcolo dell’indice di rischio o livello di esposizione

Al fine di determinare il livello di esposizione ad agenti chimici pericolosi, si dovranno prendere in considerazione tutti gli elementi caratterizzanti l’esposizione secondo il seguente algoritmo:
 
dove:
L è il livello d’esposizione del singolo lavoratore agli n agenti chimici pericolosi;
Ri è la somma dei corrispondenti fattori di pericolo caratterizzanti le proprietà rischiose R dell’iesimo agente chimico pericoloso, indicati dalle specifiche frasi di rischio;
Ti è la somma dei corrispondenti fattori di esposizione T caratterizzanti il tipo d’esposizione all’iesimo agente chimico pericoloso;
Si è il fattore stato fisico S corrisponde allo stato fisico dell’iesima sostanza;
Ei è dato dal valore del fattore di durata E corrispondente al tempo d’esposizione all’iesimo agente chimico pericoloso nella settimana di riferimento pesato rispetto al fattore tempo (Cfr. fattore tempo);
Qi è dato dal valore del fattore quantità utilizzata Q corrispondente alla quantità dell’iesimo agente chimico pericoloso adoperata nella settimana di riferimento;
Di è dato dal valore del fattore di quantità stoccata D corrispondente alla quantità dello iesimo agente chimico pericoloso detenuta nella settimana di riferimento;
Ui è il fattore modalità d’uso U corrisponde alla modalità di uso dell’iesima sostanza e alla possibilità di dispersione in aria;
Ai è dato dal valore del fattore di lavoro A corrispondente alle circostanze di lavoro in cui e utilizzato l’iesimo agente chimico pericoloso;
Ki è il fattore di prevenzione e protezione K del lavoratore, corrispondente agli elementi di sicurezza e d’igiene presenti ed efficaci contro i rischi;
VLi è il valore limite della sostanza di riferimento ove rilevabile.
Nell’algoritmo sono contenuti tutti i parametri che la norma vuole che si prendano in considerazione oltre ad altri parametri che si è ritenuto importante considerare e cioè:
• proprietà intrinseche pericolose dell’agente chimico;
• modalità d’impiego;
• livello, modo e durata dell’esposizione;
• quantità utilizzata e/o stoccata;
• valore limite di esposizione professionale all’agente;
• misure preventive e protettive adottate.
Le variabili che costituiscono l’algoritmo utilizzato sono di seguito esplicitati.

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