Il
Decreto Semplificazioni Bis, prevede alcune novità che se approvate dal
CdM, apporteranno modifiche importanti al D.Lgs. 81/08 già modificato
ed integrato dal D.Lgs. 106 del 2009.
All'interno della bozza del nuovo
decreto, la semplificazione del procedimento inerente la predisposizione
del documento di valutazione dei rischi, rappresenta una
importantissima innovazione, che per le piccole aziende si traduce nella
semplificazione di un procedimento complesso ed articolato che per
tantissime aziende è stato sempre di difficile attuazione ed
applicazione.
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GIUSTIZIA DIGITALE: biglietto di cancelleria, comunicazioni e notificazioni arriveranno per via telematica. Modificata la legge fallimentare: attraverso l'uso della posta elettronica certificata e di tecnologie online, le comunicazioni dei momenti essenziali della procedura fallimentare avverranno per via telematica.
DOCUMENTO DIGITALE UNICO: addio alla vecchia carta di identità e alla tessera sanitaria. Al loro posto arriva un unico documento elettronico che sostituirà progressivamente quelli attualmente circolanti.
ANAGRAFE DIGITALE E CENSIMENTO ANNUALE POPOLAZIONE: istituita l'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (Anpr)che subentrerà all'Indice Nazionale delle Anagrafi (Ina) e all'Anagrafe della popolazione italiana residente all'estero (Aire). L'Istat potrà effettuare ogni anno il censimento generale della popolazione e delle abitazioni, realizzando anche l'Archivio nazionale delle strade e dei numeri civici.
DOMICILIO DIGITALE: Dal 1 gennaio 2013, ogni cittadino potrà scegliere di comunicare con la p.a esclusivamente tramite un indirizzo di posta elettronica certificata (Pec), il domicilio digitale che sarà in seguito inserito nell'Anagrafe nazionale della popolazione residente. Anche le imprese individuali che si iscrivono al Registro delle imprese o all'Albo delle imprese artigiane avranno l'obbligo di indicare un proprio indirizzo Pec.
DATI P.A IN FORMATO APERTO: i dati e le informazioni forniti dalla p.a dovranno essere obbligatoriamente pubblicati in formato aperto .Le comunicazioni tra diverse amministrazioni pubbliche, così come tra P.A e privati, dovranno avvenire esclusivamente per via telematica.
BIGLIETTI BUS E METRO ELETTRONICI: arrivano i biglietti dei mezzi pubblici in formato elettronico.
SCUOLA, FASCICOLO STUDENTE ELETTRONICO E LIBRI DIGITALI: dall'anno accademico 2013-2014, verrà introdotto il fascicolo elettronico dello studente che raccoglierà tutti i documenti, gli atti e i dati relativi al percorso di studi. Nelle scuole sarà progressivamente possibile adottare libri di testo in formato digitale, oppure abbinati alla versione cartacea.
SANITÀ, FASCICOLO ELETTRONICO E RICETTA DIGITALE: arriva il fascicolo sanitario elettronico che raccoglierà l'intera storia clinica del cittadino. Le strutture sanitarie pubbliche e quelle private potranno conservare le cartelle cliniche solo in forma digitale. Viene accelerato anche il processo di digitalizzazione delle prescrizioni mediche.
750 MLN PER AZZERARE DIGITAL DIVIDE: forte impulso per banda larga e ultralarga. La connessione viene portata ad almeno 2 mbps nelle zone non ancora coperte e nelle aree a fallimento d'impresa. Ai circa 600 milioni già disponibili per il Mezzogiorno si aggiungono altri 150 milioni di euro per finanziare gli interventi nelle aree del centro-nord.
START UP, 110 MLN OGNI ANNO PER INCENTIVARLE: per le nuove imprese innovative messi subito a disposizione circa 200 milioni di euro, tra fondi stanziati sotto forma di incentivi e fondi per investimento messi a disposizione dal Fondo Italiano Investimenti della Cdp. La norma, a regime, impegnerà 110 milioni di euro ogni anno. Entro ottobre un decreto ministeriale per stanziare risorse per nuove imprese nel Sud. Previsto l'obbligo di iscrizione in sezione speciale del registro delle imprese. Usufruiranno di apposite disposizione contrattuali: contratti di lavoro a tempo determinato con durata tra 6 e 36 mesi, con possibilità di rinnovi senza soluzione di continuità, prorogabili ulteriormente una sola volta fino a 48 mesi. Dopo i 4 anni assunzione a tempo indeterminato. Agevolazioni fiscali per chi investe nelle nuove imprese innovative (detrazioni Irpef al 19%).
CREDITO IMPOSTO FINO AL 50% PER INFRASTRUTTURE: credito d'imposta fino a un massimo del 50% a valere su Ires e Irap per le opere strategiche di importo superiore a 500 milioni di euro.
DESK ITALIA PER ATTRAZIONE INVESTIMENTI: istituito uno sportello unico per l'attrazione di investimenti esteri in Italia. Farà capo al ministero dello Sviluppo economico e coordinerà tutti gli altri soggetti che operano nel settore.
CREDITO A PMI: misure per il rafforzamento dei confidi.
PROROGA MINIERE SULCIS E TARIFFE ALCOA: proroga di un anno (dal 31 dicembre 2012 al 31 dicembre 2013) per la realizzazione del progetto Carbosulcis. E proroga di tre anni, fino al 31 dicembre 2015 del servizio per la cosiddetta «superinterrompibilità» elettrica per la Sicilia e la Sardegna.
ASSICURAZIONI: prevenzione amministrativa delle frodi affidata a una struttura interna dell'Ivass. Stop alle clausole di tacito rinnovo. Introdotto il contratto base di Rc auto. Ripristino del termine dei 10 anni per la prescrizione delle polizze vita dormienti.
Nell’ambito del decreto il Consiglio ha approvato anche nuove disposizioni per il sisma di maggio 2012. Le norme prevedono anzitutto l’esclusione dall’applicazione per il 2012 e il 2013 delle norme di spending review, la disapplicazione delle sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità 2011 a favore dei Comuni colpiti dal sisma e la legificazione del protocollo d’intesa tra il Ministro dell’economia e i Presidenti delle 3 Regioni (Emilia Romagna, Lombardia e Veneto). La legificazione del Protocollo d’intesa consentirà la rapida attuazione dei contributi destinati ai cittadini e alle imprese per la ricostruzione. Inoltre, le imprese che hanno subito danni potranno accedere, con gli stessi meccanismi, ad un finanziamento statale, senza oneri, per far fronte ai versamenti dovuti dal 1 dicembre 2012 al 30 giugno 2013. è noto peraltro che per le abitazioni inagibili non si paga l’IMU per il 2013.
Il termine per il pagamento dei tributi è ulteriormente prorogato al 16 dicembre (senza applicazione di sanzioni e interessi).
A favore delle imprese sono introdotte le deroghe al codice dei contratti pubblici (fermo restando il vincolo dell’economicità e della trasparenza e i controlli più stringenti contro le infiltrazioni mafiose) che consentiranno di accelerare l’assegnazione e l’avvio dei lavori.
Altre misure sono di semplificazione amministrativa e cioè la possibilità per i Presidenti-Commissari di delegare alcune funzioni (ad esempio gli atti di pianificazione edilizia) ai Sindaci delle zone colpite dal terremoto e alcune deroghe al codice dei contratti pubblici (fermo restando il vincolo dell’economicità e della trasparenza). Infine, si prevede la destinazione dei fondi per la costruzione di nuove scuole al ripristino degli edifici scolastici danneggiati.
Agenzia digitale e startup
Il Consiglio dei Ministri ha poi approvato un decreto contenente “Misure urgenti per l’innovazione e la crescita: agenzia digitale e startup”.
Semplificazioni amministrative per cittadini e imprese
Il Consiglio dei Ministri ha deciso di rimandare la discussione sulle nuove misure sulla semplificazione a favore dei cittadini e delle imprese ad una prossima riunione.
Attuazione dello statuto speciale della regione siciliana in materia di credito e risparmio
Su proposta del Presidente del Consiglio e del Ministro per gli affari regionali, turismo e sport, il Consiglio ha approvato un decreto legislativo per l’attuazione delle norme in materia di credito e risparmio dello Statuto della Regione Siciliana.
Le nuove norme sono rese necessarie dai cambiamenti che si sono verificati dal 1952 (anno a cui risalgono le prime norme sulla materia) ad oggi. Gli indirizzi comunitari, la riforma del Titolo V della Costituzione (che riserva allo competenza esclusiva dello Stato la disciplina della moneta, della tutela del risparmio e dei mercati finanziari, della concorrenza e del sistema valutario, mentre rimette alla legislazione concorrente la disciplina delle banche a carattere regionale) e la giurisprudenza della Corte Costituzionale hanno modificato profondamente il quadro giuridico di riferimento.
In particolare il nuovo testo interviene sull’autorizzazione all’attività bancaria, sulla trasformazione, fusione e scissione delle banche regionali, sulla modifica degli statuti e sulla decadenza e sospensione degli amministratori nel caso in cui vengano meno ai requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza. Viene inoltre istituito un Albo regionale al quale sono iscritte le banche che hanno sede legale nella Regione.
Sono confermati i poteri di vigilanza e controllo della Banca d’Italia anche nei riguardi delle banche a carattere regionale e la vigenza della normativa statale per quanto non disciplinato.
Normativa comunitaria
Su proposta del Ministro per gli affari europei, di concerto con i Ministri competenti, il Consiglio ha approvato due provvedimenti che recepiscono la normativa comunitaria.
- Il primo provvedimento, approvato in via preliminare, riguarda le sanzioni per la violazione delle norme europee su alcuni gas fluorurati a effetto serra. Le sanzioni previste dal provvedimento sono amministrative e penali. Le prime puniscono le condotte contrarie agli obblighi previsti per lo svolgimento delle attività di contenimento delle perdite e di recupero dei gas serra negli apparecchi di refrigerazione, condizionamento d’aria, pompe di calore, sistemi di protezione antincendio, nonché gli obblighi per la formazione del personale che tratta queste apparecchiature. Le sanzioni penali riguardano l’immissione in commercio di prodotti e apparecchiature contenenti i gas serra.
- Il secondo provvedimento, che recepisce la normativa comunitaria relativa al prospetto da pubblicare per l’offerta pubblica (cd. direttiva “prospetto”) e l’ammissione alla negoziazione di strumenti finanziari e l’armonizzazione degli obblighi di trasparenza riguardanti le informazioni sugli emittenti i cui valori mobiliari sono ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato (cd. direttiva “transparency”), è stato approvato in via definitiva dopo aver acquisito i pareri delle Commissioni parlamentari competenti.
Nota metodologica e fabbisogno standard per funzioni di polizia e sviluppo di comuni e province
Su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, il Consiglio ha approvato in via preliminare lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per l’adozione delle note metodologiche per la stima dei fabbisogni standard relativamente alle funzioni di polizia locale per i Comuni e alle funzioni nel campo dello sviluppo economico-servizi del mercato del lavoro per le Province.
Il provvedimento, predisposto in attuazione dell’articolo 6 del decreto legislativo n. 216 del 2010 in materia di “determinazione dei costi e dei fabbisogni standard di Comuni, Città metropolitane e Province”, verrà sottoposto all’esame della Conferenza Stato-città e autonomie locali, della Commissione bicamerale per l’attuazione del federalismo e alle Commissioni parlamentari competenti.
Con il decreto sono adottate le note metodologiche, già approvate dalla Commissione tecnica paritetica per l’attuazione del federalismo nella seduta del 28 giugno 2012, volte ad illustrare il procedimento seguito per la determinazione dei predetti fabbisogni. Tale procedimento si è sviluppato, essenzialmente, in cinque fasi:
1. identificazione delle informazioni e dei dati di natura strutturale e contabile, acquisiti sia da banche-dati ufficiali, sia tramite rilevazione diretta con appositi questionari somministrati a Province, Comuni ed Unioni di Comuni;
2. individuazione dei modelli organizzativi e dei livelli quantitativi delle prestazioni, determinati sulla base di un sistema di indicatori in relazione a ciascuna funzione fondamentale e ai relativi servizi;
Il provvedimento si inserisce all’interno di un complessivo processo volto a garantire una migliore allocazione delle risorse pubbliche, maggiore trasparenza del flusso dei trasferimenti, più equità nella redistribuzione delle risorse e maggiore efficienza nella gestione della spesa pubblica, in modo da promuovere un progressivo miglioramento della quantità e dell’efficienza dei servizi resi ai cittadini.
Definizione assetto organizzativo didattico dei centri di istruzione degli adulti
Il Consiglio ha poi approvato in via definitiva, su proposta del Ministro dell’istruzione, università e ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, il provvedimento per la ridefinizione dell’organizzazione didattica dei Centri d’istruzione per gli adulti, compresi i corsi serali. All’approvazione preliminare, data dal Consiglio dei Ministri il 12 giugno 2009, sono seguiti i pareri del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, della Conferenza unificata, del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari competenti.
Questi gli strumenti previsti:
1. l’organizzazione per classi è superata dall’organizzazione in due livelli: il primo per il conseguimento della “licenza media” e delle competenze per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione; il secondo, per il conseguimento di un diploma di istruzione tecnica, di istruzione professionale e di liceo artistico;
2. il riconoscimento dei crediti, comunque acquisiti dalle persone, anche nel tempo libero, con la definizione del “Patto formativo individuale”. Ciascun adulto potrà sapere a quale livello si inserisce e quale percorso didattico dovrà seguire. Rispetto ai percorsi per i ragazzi, l’orario è ridotto del 30%. E’ previsto anche l’insegnamento a distanza per il 20% del percorso. Non si dovrà ricominciare dunque nelle materie per le quali l’adulto ha ottenuto riconoscimento di quello che sa;
3. ai Centri d’istruzione per gli adulti possono iscriversi anche i giovani di sedici anni che non hanno assolto all’obbligo di istruzione e gli adulti stranieri per seguire percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana, con il rilascio della relativa certificazione necessaria per l’ingresso nel mondo del lavoro;
I Centri d’istruzione per gli adulti opereranno su base provinciale e organizzeranno i servizi formativi in modo che siano prossimi ai luoghi dove le persone vivono e lavorano, soprattutto attraverso accordi di rete con altre istituzioni scolastiche e altri soggetti del territorio. Ciò consentirà anche alle persone che si trovano in luoghi disagiati di poter accedere ai servizi di istruzione.
Con l’entrata in vigore delle nuove norme, le Regioni potranno compiere, entro il prossimo dicembre, gli atti di esclusiva competenza per programmare l’istituzione dei centri con i nuovi modelli organizzativi e didattici, che entreranno in vigore a partire dall’anno scolastico 2013/2014.
Riduzione degli organici delle forze armate
Su proposta del Ministro della difesa, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, il Consiglio ha approvato in via preliminare un regolamento relativo alla riduzione degli organici delle Forze armate, che attua il decreto-legge n. 95 del 2012 concernente la spending review. Il regolamento disciplina la riduzione delle dotazioni organiche complessive delle Forze armate da 190.000 unità a 170.000 unità; dall’intervento sono esclusi l’Arma dei carabinieri e il Corpo delle Capitanerie di porto.
In particolare, sono previste disposizioni di riduzione degli organici complessivi del personale militare dirigente (generali e colonnelli, e gradi corrispondenti), degli organici di ciascuno dei ruoli degli ufficiali e del numero delle promozioni annuali ai gradi in cui l’avanzamento avviene a scelta. Previste anche disposizioni transitorie per realizzare la graduale riduzione dell’organico complessivo entro il 1° gennaio 2016.
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