Dispositivi di discesa per salvataggio: la UNI EN 341
La norma UNI EN 341:2012 definisce i dispositivi di discesa destinati all'impiego in operazioni di salvataggio, in qualsiasi ambito di applicazione, ove le necessità di intervento prevedano il trasporto di una o più persone da una posizione più elevata ad un'altra posta più in basso.
Il trasporto in condizioni di sicurezza e a velocità limitata è garantito dall'azione dei dispositivi di discesa, facenti parte di un sistema di salvataggio generalmente costituito da una fune di sicurezza collegata ad un punto di ancoraggio adeguato, da uno o più dispositivi di discesa che scorrono lungo la fune di sicurezza e da idonei dispositivi di presa per il corpo assicurati al dispositivo di discesa (generalmente imbracature per il corpo conformi alla UNI EN 1497 o cinghie di salvataggio conformi alla norma UNI EN 1498).
La nuova edizione della norma è stata quasi completamente riscritta per far fronte alle esigenze di un mercato sempre più attento alla sicurezza degli utilizzatori, sia durante lo svolgimento della normale attività lavorativa, sia durante le non meno importanti operazioni di salvataggio e auto-salvataggio.
La norma UNI EN 341:2012 definisce i dispositivi di discesa destinati all'impiego in operazioni di salvataggio, in qualsiasi ambito di applicazione, ove le necessità di intervento prevedano il trasporto di una o più persone da una posizione più elevata ad un'altra posta più in basso.
Il trasporto in condizioni di sicurezza e a velocità limitata è garantito dall'azione dei dispositivi di discesa, facenti parte di un sistema di salvataggio generalmente costituito da una fune di sicurezza collegata ad un punto di ancoraggio adeguato, da uno o più dispositivi di discesa che scorrono lungo la fune di sicurezza e da idonei dispositivi di presa per il corpo assicurati al dispositivo di discesa (generalmente imbracature per il corpo conformi alla UNI EN 1497 o cinghie di salvataggio conformi alla norma UNI EN 1498).
La nuova edizione della norma è stata quasi completamente riscritta per far fronte alle esigenze di un mercato sempre più attento alla sicurezza degli utilizzatori, sia durante lo svolgimento della normale attività lavorativa, sia durante le non meno importanti operazioni di salvataggio e auto-salvataggio.
Per quanto sia sempre augurabile a chiunque di non doversi trovare in una situazione in cui si deve ricorrere al salvataggio, è proprio durante queste operazioni che aumenta ancora di più il rischio di commettere un passo falso.
Non è un caso, infatti, che sia un obbligo prevedere un piano di salvataggio e che il salvataggio sia effettuato da personale adeguatamente formato e addestrato a gestire al meglio un'emergenza.
La nuova UNI EN 341 aggiorna alcuni metodi di prova decisamente impraticabili in precedenza (ne è un esempio la prova relativa all'energia di discesa) e vede aggiunti dei requisiti ergonomici (per es. il dispositivo di blocco antipanico).
Le differenze rispetto all'edizione precedente sono sostanziali e riguardano la linea di discesa, ora compresa nel campo di applicazione della norma, un metodo di prova dell'energia di discesa decisamente più accessibile, i requisiti per la marcatura e le istruzioni per l'uso, portate in linea con i requisiti della norma EN 365:2004 (norma quadro nel settore anticaduta riguardo alla marcatura, istruzioni per l'uso, ispezione e manutenzione).
Le quattro classi di prestazione (A, B, C e D) che corrispondono alla capacità del dispositivo di sopportare diverse energie di discesa sono rimaste invariate, ma la nuova edizione presenta i tipi 1 e 2, rispettivamente, con azionamento automatico e manuale, e ne specifica i relativi requisiti.
Fonte: UNI
Non è un caso, infatti, che sia un obbligo prevedere un piano di salvataggio e che il salvataggio sia effettuato da personale adeguatamente formato e addestrato a gestire al meglio un'emergenza.
La nuova UNI EN 341 aggiorna alcuni metodi di prova decisamente impraticabili in precedenza (ne è un esempio la prova relativa all'energia di discesa) e vede aggiunti dei requisiti ergonomici (per es. il dispositivo di blocco antipanico).
Le differenze rispetto all'edizione precedente sono sostanziali e riguardano la linea di discesa, ora compresa nel campo di applicazione della norma, un metodo di prova dell'energia di discesa decisamente più accessibile, i requisiti per la marcatura e le istruzioni per l'uso, portate in linea con i requisiti della norma EN 365:2004 (norma quadro nel settore anticaduta riguardo alla marcatura, istruzioni per l'uso, ispezione e manutenzione).
Le quattro classi di prestazione (A, B, C e D) che corrispondono alla capacità del dispositivo di sopportare diverse energie di discesa sono rimaste invariate, ma la nuova edizione presenta i tipi 1 e 2, rispettivamente, con azionamento automatico e manuale, e ne specifica i relativi requisiti.
Fonte: UNI
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