Il settore edile si caratterizza per la notevole dispersione della forza lavoro in imprese
di piccole e piccolissime dimensioni e per una notevole variabilità
delle modalità di lavorazione e, di conseguenza, delle modalità di
esposizione ai diversi rischi professionali;
queste circostanze rendono particolarmente difficoltosa la valutazione e la gestione dei rischi e la stessa stima delle conseguenze della esposizione ai diversi rischi professionali.
Queste considerazioni sono ancor più vere per i rischi di natura ergonomica: nonostante la consapevolezza che le patologie muscoloscheletriche sono responsabili di assenteismo, disabilità fisica e malattie professionali (la Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro stima che le patologie del rachide lombo-sacrale interessino oltre il 46% dei lavoratori edili europei), sono ancora poche le iniziative nel settore volte a favorire una corretta gestione dei rischi.
queste circostanze rendono particolarmente difficoltosa la valutazione e la gestione dei rischi e la stessa stima delle conseguenze della esposizione ai diversi rischi professionali.
Queste considerazioni sono ancor più vere per i rischi di natura ergonomica: nonostante la consapevolezza che le patologie muscoloscheletriche sono responsabili di assenteismo, disabilità fisica e malattie professionali (la Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro stima che le patologie del rachide lombo-sacrale interessino oltre il 46% dei lavoratori edili europei), sono ancora poche le iniziative nel settore volte a favorire una corretta gestione dei rischi.
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