linee guida per valutare il rischio stress Pubblica Sicurezza
Lo stress legato all'attività lavorativa rappresenta una delle sfide
principali
con cui l'Europa è chiamata a confrontarsi nel campo della salute e sicurezza
sul lavoro. Tale priorità emerge con assoluta evidenza dai dati aggiornati
forniti dall'OSHA - Agenzia Europea Sicurezza e Salute del Lavoro. Lo stress
lavoro-correlato viene descritto all'art. 3 comma 1 dell'Accordo Europeo
dell'B/10/2004 - così come recepito dall'Accordo Interconfederale del
9/6/2008 , quale "condizione che può essere accompagnata da disturbi o
disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto
che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o
aspettative riposte in loro".
All'art. 3 comma 3 si precisa che lo stress non è
una malattia, ma una situazione di prolungata tensione che può ridurre
l'efficienza sul lavoro e determinare un cattivo stato di salute. All'art. 1
comma
2 si contestualizza il relativo rischio: «Potenzialmente lo stress può
riguardare
ogni luogo di lavoro ed ogni lavoratore, indipendentemente dalle dimensioni
·dell'azienda o dalla tipologia del contratto o del rapporto di lavoro. Ciò non
significa che tutti i luoghi di lavoro e tutti i lavoratori ne sono
necessariamente interessati>>.
Tuttavia non tutte le manifestazioni di stress
sul lavoro possono
essere considerate come stress lavoro-correlato dato che gli indicatori di
stress non si distinguono rispetto all'ambito lavorativo o extralavorativo di
origine. Lo stress lavoro-correlato è propriamente quello causato da uno o più
dei vari fattori propri del contesto efo del contenuto del lavoro, quali una
scarsa corrispondenza fra compiti da eseguire e caratteristiche del lavoratore,
conflittualità fra il ruolo svolto e la vita esterna, cattivi rapporti
interpersonali, carenze nella gestione dell'organizzazione del lavoro,
comunicazioni aziendali insufficienti, inadeguatezza dell'ambiente e degli
strumenti di lavoro ecc.
Le reazioni degli individui ad identiche o simili situazioni possono variare
ampiamente sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo: infatti alcune
persone riescono ad affrontare le pressioni a cui sono esposte meglio rispetto
ad altre.
Determinante al riguardo può rivelarsi la valutazione personale della
propria situazione che ciascun individuo effettua, elemento che sottolinea
come lo stress sia il complesso risultato di fattori oggettivi e soggettivi.
Ciò posto, la valutazione del rischio stress lavoro-correlato è parte integrante
della valutazione dei rischi, e viene effettuata - come per tutti gli altri
rischi -
avvalendosi del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP),
con il coinvolgimento del medico competente (MC) e previa consultazione del
rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS).
Risulta quindi
preliminarmente necessario indicare il percorso metodologico prescelto in
grado di identificare correttamente e ponderare i fattori di rischio stress
lavoro-correlato - in modo che da tale individuazione discendano, se
necessario, la pianificazione e realizzazione di misure di eliminazione o,
quando ciò non sia possibile, riduzione al minimo di tali fattori di rischio -
oltre al tempo ritenuto necessario per completarne il percorso valutativo. A
tale scopo le necessarie attività devono essere compiute con riferimento a
tutte le lavoratrici ed a tutti i lavoratori, compresi i dirigenti ed i
preposti.
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