Organizzare il cantiere

ORGANIZZAZIONE CANTIERE

In base al tipo di lavoro da eseguire, al numero di addetti ed alle imprese contemporaneamente presenti e alle attrezzature da impiegare, va scelta l’ubicazione e l’estensione del cantiere.

Organizzare il cantiere

modalità da seguire per la recinzione del cantiere, gli accessi e le segnalazioni
Nella scelta delle aree di cantiere, bisogna prestare attenzione alle caratteristiche orografiche, topografiche e geomorfologiche della zona, alla sua accessibilità ed alla  possibilità di allacciamenti idrici ed elettrici.
Organizzare il cantiere significa pianificare, allocare tutte le risorse necessarie nel tempo all’esecuzione dei lavori e regolarne l’impiego,in relazione alle opere da eseguire, alle condizioni ambientali, ai vincoli esistenti e all’evoluzione dei lavori.
Il cantiere comprende l’area operativa, la sede effettiva dell’attività primaria e le aree di supporto, dove vengono dislocati tutti gli apprestamenti, gli impianti e le infrastrutture asserviti alla realizzazione dell’intervento.

Nell’organizzazione del cantiere è necessario analizzare e disciplinare i seguenti aspetti:

- modalità da seguire per la recinzione del cantiere, gli accessi e le segnalazioni;
- modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materiali;
- viabilità principale di cantiere;
- dislocazione delle zone di carico e scarico;
- zone di deposito attrezzature;
- zone di stoccaggio dei materiali e dei rifiuti;
- zone di deposito dei materiali con pericolo d’incendio o di esplosione;
- protezioni o misure di sicurezza contro i possibili rischi provenienti dall’ambiente esterno e/o contro quelli trasferibili all’esterno;
- dislocazione degli impianti di cantiere;
- dotazione e dislocazione dei servizi igienico- assistenziali;
- protezioni o misure di sicurezza connesse alla presenza nell’area cantiere di linee aeree o conduttore sotterranee;
- impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed energia di qualsiasi tipo;
- impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche;
- gestione del cantiere in relazione all’organizzazione prevista per i servizi di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori.
RECINZIONE
L'accesso dei non addetti ai lavori alle zone corrispondenti al cantiere deve essere impedito mediante recinzioni robuste e durature, munite di segnali con il divieto di accesso e di segnali di pericolo.
Le modalità di realizzazione della recinzione del cantiere sono funzione della loro localizzazione all’interno del territorio per cui, ad esempio, all’interno dei centri storici sono più frequenti recinzioni in tavolato o pannelli in legno, più solide e decorose, mentre nelle zone periferiche a bassa densità abitativa, sono consentite anche recinzioni in rete metallica e paletti. Le recinzioni, delimitazioni, segnalazioni devono essere tenute in efficienza per tutta la durata dei lavori.
L’ACCESSO AL CANTIERE E LA VIABILITA’
L’accesso al cantiere da parte degli addetti ai lavori deve essere effettuato prevedendo dei percorsi sicuri.
In particolare, quando possibile, bisogna separare gli accessi pedonali da quelli carrabili. 
Gli accessi vanno realizzati in relazione alla viabilità ordinaria, in modo da creare il minimo disturbo alla circolazione e la massima sicurezza del traffico.
E’ importante prestare attenzione anche alla viabilità interna, che deve essere funzionale alle operazioni che si svolgono nell'ambito del cantiere, studiando i percorsi delle persone,  dei veicoli e dei materiali.
Le vie interne del cantiere devono essere ampie, possibilmente a senso unico di marcia, con segnalazioni relative alla velocità, alla priorità ed agli incroci.
E’ inoltre opportuno progettare la viabilità di cantiere in modo che sia il più possibile distante dagli scavi e dai ponteggi previsti in fase di esecuzione dei lavori.
I BARACCAMENTI
All’interno del cantiere deve essere prevista la presenza di baraccamenti, ossia di locali adibiti ad uffici per l’impresa e la direzione lavori, a spogliatoi, a servizi igienici, a mensa e dormitorio se previsti dalla legge.
Questi locali, a seconda della destinazione d’uso e del numero di persone presenti, dovranno avere un’idonea cubatura, un’adeguata illuminazione ed aerazione, un adeguato isolamento termico.
Per quanto concerne i servizi igienici, essi possono essere presenti all’interno di baraccamenti oppure installati come bagni chimici; in ogni caso devono essere assicurate le condizioni igieniche e di pulizia nonché la presenza di acqua corrente fredda e calda.
Il numero di bagni da realizzare varia in funzione del numero dei lavoratori e del sesso.
La principale caratteristica è quella della facile igienizzazione e pulizia oltre che alla disponibilità di acqua corrente calda e fredda e meglio se riscaldata specie se annessi a spogliatoi.
PRESIDI ANTINCENDIO E DI PRIMO SOCCORSO
 Ulteriore obbligo a carico dei datori di lavoro è dotare le aree di cantiere di presidi antincendio e primo soccorso.
Per i presidi antincendio di norma vengono usati quelli portatili e solitamente estintori.
Fra gli estintori quelli più utilizzati sono o a POLVERE o a BIOSSIDO DI CARBONIO (CO2) e normalmente questi ultimi sono posti in prossimità di quadri elettrici si cui vengono impiegati.
Ove non può essere usata acqua per estinguere l’incendio occorre che la segnalazione sia data mediante cartellonistica.
Solo nei cantieri di maggiori dimensioni sono istallati veri e propri impianti di estinzione incendi.
In cantiere devono essere tenuti i presidi sanitari indispensabili per prestare le prime immediate cure ai lavoratori feriti o colpiti da malore improvviso. Il presidio sanitario deve essere messo in correlazione al numero massimo di persone che possono essere presenti in cantiere, al grado di rischio del cantiere ed alla sua ubicazione geografica.
I PACCHETTI DI MEDICAZIONE e LA CASSETTA DI PRONTO SOCCORSO hanno contenuti diversi ed il loro impiego è definito dalle legislazioni vigenti: Contenuto Minimo della Cassetta di Pronto Soccorso (Allegato 1 D. M. 388/2003)
Nei casi di grandi cantieri e di grandi distanze dai presidi ospedalieri viene prevista la CAMERA DI MEDICAZIONE.
Tutti i presidi devono essere opportunamente segnalati e per le emergenze incendio e pronto soccorso vengono create delle squadre di intervento specifiche addestrate all’uso dei presidi stessi.
IMPIANTI A RETE DI CANTIERE
Per impianti a rete di cantiere, si intendono tutti gli impianti che rendono disponibile l’energia necessaria al funzionamento dei macchinari, delle macchine mobili e degli utensili, comprese le utenze delle unità logistiche e per l’illuminazione al cantiere.
La fonte principale di energia utilizzata nei cantieri è quella elettrica, fornita direttamente dall’ente distributore (ENEL normalmente) ovvero derivata da impianto elettrico esistente (per esempio, nei lavori di manutenzione) ovvero generata direttamente nei cantieri con l’uso di gruppi elettrogeni (per esempio, nei cantieri remoti o di breve durata) ovvero trasformata da cabina MT-BT.
IMPIANTI ELETTRICI
L’impianto elettrico di cantiere va progettato in conformità alla normativa vigente ed in modo da tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori.
Questi impianti devono essere ancora più sicuri in considerazione del fatto che funzionano in condizioni sfavorevoli cioè all’aperto e quindi sottoposti all’intemperie, sottoposti all’azione dell’acqua, del cemento, della calce e di altre sostanze corrosive, nonché soggetti ad urti (soprattutto nelle parti volanti).
IMPIANTO DI MESSA A TERRA
Costituito da conduttori e corpi metallici (dispersori) a contatto con il terreno allo scopo di convogliare e disperdere le correnti elettriche  originate da guasti.
Il numero e la tipologia dei dispersori dipendono dalla resistività del terreno.
I conduttori possono essere nudi o con guaina di protezione.
GLI IMPIANTI IDRICI DI CANTIERE
All’interno dei cantieri devono essere realizzati anche gli impianti idrici, per la fornitura dell’acqua necessaria alle maestranze, alle macchine e agli impianti.
L’acqua può essere potabile o non potabile a seconda del suo impiego.
L’acqua non potabile viene utilizzata non soltanto nei lavori, ma anche per la pulizia del personale e per i servizi igienici.
I DEPOSITI DI MATERIALE
A seconda delle tipologie dei materiali da depositare all’interno dei cantieri, variano le caratteristiche dei depositi.
Infatti, essi possono essere all’aperto, recintati oppure ubicati in locali, aventi grandezza dipendente dal tipo e dalle quantità di materiale da depositare.
INSTALLAZIONE E VERIFICA DI MACCHINE
L’utilizzo delle macchine e degli impianti deve essere  consentito  esclusivamente  a personale addestrato ed istruito, in quanto comporta numerosi rischi per l’operatore e i terzi.
E’  obbligatorio proteggere  e segregare  gli  elementi  pericolosi  delle macchine,
 per  evitare  ogni pericolo  di  cesoiamento,  schiacciamento,  trascinamento; 
munire  di  idonei  schermi  protettivi  le macchine che, nell’utilizzo, possono rompesi con conseguente proiezione di materiali.
Si  deve  rendere  impossibile  la  rimozione  delle  protezioni  quando  la  macchina  è  in  moto, provocandone l’arresto automatico allo smontaggio delle protezioni e l’impossibilità della rimessa in moto se non dopo il ripristino.
LA SEGNALETICA E CARTELLONISTICA
La segnaletica di sicurezza fornisce un’indicazione o una prescrizione circa la sicurezza o la salute sul luogo di lavoro, e utilizza, a seconda dei casi, un cartello, un colore, un segnale luminoso o acustico, una comunicazione verbale o un segnale gestuale.
Nel caso dei cantieri, è di fondamentale importanza utilizzare la segnaletica, al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori.
INTERAZIONE DEL CANTIERE CON SITO E CONTESTO AMBIENTALE
L’interazione del cantiere con il sito e il contesto ambientale si riferisce all’impatto del cantiere sul luogo di esecuzione dei lavori, in termine di analisi dei rischi di interferenza tra le attività che si svolgeranno in cantiere e le attività già esistenti, con particolare riferimento ai possibili danni all’ambiente circostante provocati dalle attività svolte.
Nella redazione del piano di sicurezza e coordinamento, per la valutazione dei rischi si devono considerare:
- le caratteristiche dell’area di cantiere;
- l’eventuale presenza di fattori esterni che comportano rischi  per il cantiere;
- eventuali rischi che le lavorazioni di cantiere possono  comportare per l’area circostante.
Lo studio del sito, nel quale andrà ad inserirsi temporaneamente il cantiere dovrà mirare al raggiungimento di un equilibrato rapporto tra cantiere e contesto ambientale.
Ogni interferenza dovrà essere valutata e di conseguenza andranno ricercate le soluzioni tecnico – organizzative e quelle tecnico – costruttive necessarie ad eliminare o ridurre con efficacia l’interferenza.
Nella realizzazione di edifici di estese dimensioni, ad esempio, i fattori ambientali possono obbligare i progettisti ad operare scelte tecnologiche che consentano la realizzazione di un fabbricato di grandi dimensioni, delimitato ad esempio su tutti i lati da viabilità cittadina, con magari il vincolo della metropolitana e con le difficoltà derivanti dalla grande carenza di spazi di supporto al cantiere (ambito cittadino).
In simile circostanza, sia le scelte progettuali (materiali prefabbricati) che organizzative (utilizzo di gru a torre) sono orientate alla continua ricerca delle soluzioni che, oltre a curare gli aspetti estetico - funzionali, rendano possibile la realizzazione dell’opera in sicurezza.

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