Articolo tratto dal documento “A proposito di sicurezza sul lavoro” a cura di Giovanni Miccichè – Funzionario Tecnico Direzione Normazione UNI

La sequenza da rispettare è:
1. ottemperare ai disposti del Titolo V del DLgs 81/2008 e dei rispettivi allegati;
2. utilizzare, se esistenti, le norme UNI elaborate per le parti legislative non coperte dal Titolo V (esempio segnale di pericolo “Rumore” UNI 7545-22);
Fino all’adozione della norma ISO 7010 da parte del CEN5, per gli organismi di normazione dei paesi aderenti alla UE, l’impiego di questa norma (che è in continua evoluzione) era solo volontaristico con conseguente posizione di astensione da parte dei membri del gruppo di lavoro UNI nelle fasi di aggiornamento in particolar modo perché, a livello legislativo, siamo vincolati dalla direttiva europea 92/58/CEE concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro impositiva per gli stessi paesi. Le regole di adozione delle norme EN emanate dal CEN (norme elaborate e accettate da comitati tecnici a cui partecipano tutti i paesi facenti parte della UE) impongono agli stessi paesi l’obbligo di adottarle sostituendo quelle in vigore ovvero quelle che siano in contrasto con le stesse. Ad eccezione delle norme che trattano la Segnaletica di Sicurezza, le norme EN vengono democraticamente elaborate e concordate dai membri che partecipano ai TC (Tecnical Committee). Per la Segnaletica di Sicurezza, invece, a livello CEN, è stato creato un CEN “Sub sector” (CEN/SS F 16 “Graphical symbols”) attraverso il quale, pur non trattandosi di un Comitato tecnico, ma di una codifica di settore, è diventato possibile adottare da parte del CEN alcune norme ISO per le quali non esiste un corrispondente Comitato tecnico CEN.
A livello ISO le norme vengono studiate da Comitati tecnici a cui partecipiamo come UNI che fanno capo a:
• ISO/TC 145, Graphical symbols che è a sua volta suddiviso in:
• ISO/TC 145/SC 1 Public information symbols;
• ISO/TC 145/SC 2, Graphical symbols – Safety identification, signs, shapes, symbols and colours;
• ISO/TC 145/SC 3 Graphical symbols for use on equipment.
La segnaletica, nel senso più ampio del termine, è tra i migliori strumenti di cui si può disporre per un’efficace e rapida informazione. Se progettata nel rispetto degli scopi che si prefigge, e cioè utilizzando in particolar modo solo pittogrammi abbinati a forme e colori ben definiti, rappresenta il modo più rapido e univoco di comunicare, soprattutto, senza alcuna barriera linguistica. È ovvio che quest’ultima prerogativa non si applica ai segnali supplementari che hanno lo scopo di fornire informazioni aggiuntive necessarie e che devono essere obbligatoriamente previsti per tutti i segnali “generici” e per i quali sarebbe opportuno prevedere almeno due lingue (italiano e inglese). La struttura delle norme UNI che trattano la segnaletica di Sicurezza è la seguente:
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