Morti Bianche

“Siamo dall’inizio dell’anno in una situazione in cui una persona al giorno sta morendo sul lavoro. Questo è perché non ci sono abbastanza controlli, non c’è abbastanza attenzione e non si considera la sicurezza sul lavoro un vincolo, ma un costo”.

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Lo afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. “Credo che sia assolutamente necessario che vengano fatte assunzioni nei servizi di medicina del lavoro per fare i controlli”, dichiara Landini aggiungendo che “nel 2009 c’erano in Italia circa 5 mila addetti nei servizi ispettivi delle unità sanitarie locali, oggi sono 2 mila, così come anche gli ispettorati del lavoro si sono ridotti”. 

Parlando della morte dell’operaia tessile 22enne Luana D’Orazio, Landini aggiunge “Se vogliamo evitare che succedano altre tragedie, abbiamo bisogno che si investa in questa direzione, di fare molta formazione e introdurre il diritto che in ogni luogo di lavoro ci sia un lavoratore che possa fare, come dice la legge, il rappresentante alla sicurezza”. 

Landini ricorda anche la proposta dei sindacati di istituire “una patente a punti” per le imprese per la qualità e la sicurezza.

“Si muore quotidianamente nelle fabbriche, nelle campagne, nei cantieri, nel terziario, nella logistica, negli anfratti dell’economia sommersa ed in nero. ha affermato Luigi Sbarra, segretario generale Cisl.

Tante vite spezzate, persone che escono da casa per andare al lavoro e non tornano più. Servono più controlli, più personale qualificato, più formazione e informazione. Questo serve urgentemente oggi”.

“La questione della sicurezza sul lavoro deve essere affrontata alla stregua di un’emergenza nazionale. Non bastano più gli strumenti ordinari. – ha aggiunto Pierpaolo Bombardieri, segretario generale Uil - Dopo la tragedia di Luana, oggi siamo costretti a registrare l’ennesimo infortunio mortale e piangiamo la perdita di un altro operaio. 

Questo stillicidio non è degno di un Paese civile. Prevenzione e formazione devono diventare una strategia e una scelta politica, con più risorse per mettere in sicurezza i processi produttivi e con più ispettori, più controlli e un coordinamento degli interventi. 

Chiederemo al Governo e a tutte le parti datoriali di avviare un percorso fondato su questi provvedimenti e su scelte concrete che abbiano come obiettivo zero morti sul lavoro”. 

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