Le statistiche non dicono tutto, ma sono una componente fondamentale di qualsiasi analisi della situazione della sicurezza e salute sul lavoro. Possono rivelare, ad esempio, le seguenti terribili verità:
* ogni tre minuti e mezzo qualcuno nell’Unione europea muore a causa del lavoro
* ogni anno 142 400 persone nell’Unione europea muoiono a causa di malattie professionali e 8 900 a causa di infortuni sul lavoro
* fino a un terzo delle 150 000 morti sul lavoro registrate ogni anno possono essere attribuite a sostanze pericolose presenti negli ambienti di lavoro nell’Unione europea; di queste, 21 000 sono riconducibili all’amianto.
L’Autorità europea per la sicurezza e la salute sul lavoro raccoglie statistiche sulla SSL (sicurezza e salute sul lavoro) e dati di indagini effettuate in tutto il mondo.
Le relazioni statistiche dell’Agenzia investono ambiti come gli infortuni sul lavoro, le tendenze demografiche e le malattie professionali. Le relazioni prodotte dall’Osservatorio europeo dei rischi dell’Agenzia analizzano fonti di dati a livello nazionale ed europeo e descrivono le implicazioni di queste cifre per la sicurezza e la salute sul lavoro . L’Agenzia opera in stretta collaborazione con la Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro e con Eurostat, l’Ufficio statistico dell’UE, allo scopo di tracciare un quadro chiaro della sicurezza e della salute sul lavoro nell’UE.
* Statistiche europee in materia di SSL
* European OSH Surveys
Tendenze europee in materia di occupazione
La strategia e la pratica in materia di SSL (sicurezza e salute sul lavoro) devono adeguarsi. Gli ambienti di lavoro sono in continua evoluzione, per via dell’introduzione di nuove tecnologie, dei cambiamenti dell’organizzazione del lavoro e delle trasformazioni delle condizioni economiche, sociali e demografiche.
La forza lavoro in Europa:
* sta invecchiando
* è sempre più costituita da donne
* fa affidamento su una percentuale crescente di lavoratori migranti, sia legali sia clandestini
* è impiegata più di frequente per lavori temporanei e a tempo parziale
* fa un uso crescente di nuove tecnologie.
Statistiche chiave sulla SSL
L’Agenzia raccoglie e pubblica statistiche relative ai principali argomenti in materia di salute e sicurezza e relative alla gran parte dei settori pericolosi. Ecco alcuni dei più significativi:
Agricoltura
La percentuale di incidenti mortali negli Stati membri dell’UE a 15 è di 12,6 ogni 100 000 lavoratori; per quanto riguarda, invece, gli infortuni che determinano un’assenza dal lavoro superiore ai tre giorni la cifra supera i 6 000 casi ogni 100 000 lavoratori. Si tratta di alcune delle più alte percentuali relative a tutti i settori economici. Negli Stati membri dell’UE a 15 solo il 4% della popolazione attiva è impiegato nell’agricoltura, mentre nei nuovi Stati membri la percentuale raggiunge il 13,4%.
Edilizia
Circa 1 300 lavoratori muoiono ogni anno: ciò equivale a 13 lavoratori ogni 100 000, più del doppio rispetto alla media degli altri settori.
Istruzione
Circa il 15% dei lavoratori del settore dell’istruzione in Europa, dagli insegnanti ai cuochi al personale amministrativo, è vittima di violenze fisiche o verbali sul lavoro.
Sanità
La percentuale di infortuni nel settore sanitario è più alta del 34% rispetto alla media europea.
DMS (disturbi muscoloscheletrici)
Il 60-90% delle persone soffre almeno una volta nella vita di disturbi dorsolombari; il 15-42% delle persone ne soffre periodicamente.
Rumore
Un terzo circa dei lavoratori europei (più di 60 milioni) è esposto a elevati livelli di rumore per oltre un quarto dell’orario di lavoro.
Piccole e medie imprese
Nell’Unione europea operano 19 milioni di piccole e medie imprese (PMI), che danno lavoro a quasi 75 milioni di persone. Nelle PMI si registra tuttavia una percentuale sproporzionata (82%) di infortuni sul lavoro, che raggiunge addirittura il 90% circa nel caso degli infortuni mortali.
Stress
Più di un lavoratore su quattro nell’UE soffre di stress legato all’attività lavorativa.
Giovani
In Europa, i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni hanno almeno il 50% di probabilità in più di rimanere vittima di un infortunio sul lavoro rispetto ai lavoratori con più esperienza.
* ogni tre minuti e mezzo qualcuno nell’Unione europea muore a causa del lavoro
* ogni anno 142 400 persone nell’Unione europea muoiono a causa di malattie professionali e 8 900 a causa di infortuni sul lavoro
* fino a un terzo delle 150 000 morti sul lavoro registrate ogni anno possono essere attribuite a sostanze pericolose presenti negli ambienti di lavoro nell’Unione europea; di queste, 21 000 sono riconducibili all’amianto.
L’Autorità europea per la sicurezza e la salute sul lavoro raccoglie statistiche sulla SSL (sicurezza e salute sul lavoro) e dati di indagini effettuate in tutto il mondo.
Le relazioni statistiche dell’Agenzia investono ambiti come gli infortuni sul lavoro, le tendenze demografiche e le malattie professionali. Le relazioni prodotte dall’Osservatorio europeo dei rischi dell’Agenzia analizzano fonti di dati a livello nazionale ed europeo e descrivono le implicazioni di queste cifre per la sicurezza e la salute sul lavoro . L’Agenzia opera in stretta collaborazione con la Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro e con Eurostat, l’Ufficio statistico dell’UE, allo scopo di tracciare un quadro chiaro della sicurezza e della salute sul lavoro nell’UE.
* Statistiche europee in materia di SSL
* European OSH Surveys
Tendenze europee in materia di occupazione
La strategia e la pratica in materia di SSL (sicurezza e salute sul lavoro) devono adeguarsi. Gli ambienti di lavoro sono in continua evoluzione, per via dell’introduzione di nuove tecnologie, dei cambiamenti dell’organizzazione del lavoro e delle trasformazioni delle condizioni economiche, sociali e demografiche.
La forza lavoro in Europa:
* sta invecchiando
* è sempre più costituita da donne
* fa affidamento su una percentuale crescente di lavoratori migranti, sia legali sia clandestini
* è impiegata più di frequente per lavori temporanei e a tempo parziale
* fa un uso crescente di nuove tecnologie.
Statistiche chiave sulla SSL
L’Agenzia raccoglie e pubblica statistiche relative ai principali argomenti in materia di salute e sicurezza e relative alla gran parte dei settori pericolosi. Ecco alcuni dei più significativi:
Agricoltura
La percentuale di incidenti mortali negli Stati membri dell’UE a 15 è di 12,6 ogni 100 000 lavoratori; per quanto riguarda, invece, gli infortuni che determinano un’assenza dal lavoro superiore ai tre giorni la cifra supera i 6 000 casi ogni 100 000 lavoratori. Si tratta di alcune delle più alte percentuali relative a tutti i settori economici. Negli Stati membri dell’UE a 15 solo il 4% della popolazione attiva è impiegato nell’agricoltura, mentre nei nuovi Stati membri la percentuale raggiunge il 13,4%.
Edilizia
Circa 1 300 lavoratori muoiono ogni anno: ciò equivale a 13 lavoratori ogni 100 000, più del doppio rispetto alla media degli altri settori.
Istruzione
Circa il 15% dei lavoratori del settore dell’istruzione in Europa, dagli insegnanti ai cuochi al personale amministrativo, è vittima di violenze fisiche o verbali sul lavoro.
Sanità
La percentuale di infortuni nel settore sanitario è più alta del 34% rispetto alla media europea.
DMS (disturbi muscoloscheletrici)
Il 60-90% delle persone soffre almeno una volta nella vita di disturbi dorsolombari; il 15-42% delle persone ne soffre periodicamente.
Rumore
Un terzo circa dei lavoratori europei (più di 60 milioni) è esposto a elevati livelli di rumore per oltre un quarto dell’orario di lavoro.
Piccole e medie imprese
Nell’Unione europea operano 19 milioni di piccole e medie imprese (PMI), che danno lavoro a quasi 75 milioni di persone. Nelle PMI si registra tuttavia una percentuale sproporzionata (82%) di infortuni sul lavoro, che raggiunge addirittura il 90% circa nel caso degli infortuni mortali.
Stress
Più di un lavoratore su quattro nell’UE soffre di stress legato all’attività lavorativa.
Giovani
In Europa, i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni hanno almeno il 50% di probabilità in più di rimanere vittima di un infortunio sul lavoro rispetto ai lavoratori con più esperienza.
Commenti