Documento Valutazione Rischi - Artigiani
Guida alla composizione del Documento di Valutazione dei rischi ai sensi del D.Leg.vo N. 81/08...
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Sicurezza
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Documento Valutazione Rischi - Lavori Edili
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Documento Valutazione Rischi - Aziende Alimentari
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Ogni giorno, infatti, gli operatori del mondo alimentare affrontano le tematiche relative alla sicurezza e necessitano della redazione del DVR (Documento valutazione rischi). Tale documento rappresenta uno degli elementi di più grande rilevanza del D.Leg.vo 81/08, costituendo l’asse portante delle nuove esigenze in materia di tutela della salute ed il perno intorno al quale deve ruotare l’organizzazione aziendale della prevenzione e protezione dei lavoratori.
Questo prodotto quindi intende mettere a disposizione di quanti operano quotidianamente nelle aziende alimentari un’utile guida alla redazione del DVR e nel contempo fornire un software, facile ed intuitivo, che permetta con pochi e semplici passaggi di redigere un documento fondamentale per preservare la sicurezza dei lavoratori. Al tempo stesso, però, tale manuale vuole rappresentare un contributo di natura sociale con la speranza che gli strumenti offerti permettano di prevenire gli infortuni sul lavoro e garantiscano la qualità dei prodotti realizzati.
Il ministro ha aggiunto che ''non e' vero che piu' c'e' la sanzione, piu' c'e' sicurezza. La cosa importante e' assicurare l'effettivita' della sanzione''. Con le nuove disposizioni la sanzione massima, che e' prevista per il progettista, sale a curca 20.000 euro, mentre per il datore di lavoro diventa di circa 8.000 euro.
L'arresto esclusivo viene mantenuto per l'omessa valutazione del rischio nelle aziende che sono a elevato rischio di incidente. Per la rivisitazione delle sanzioni, ha spiegato il ministro, ''abbiamo preso a riferimentO i valori indicato nella legge 626 del '94, che e' considerato da tutti un 'testo sacro'.
Abbiamo poi aggiornato quelle sanzioni in base all'inflazione accumulata che sarebbe del 36% e abbiamo aggiunto qualcosa in piu' arrivando al 50% di aumento''. Inoltre ''la sanzione non resta ferma ma e' stato predisposto un meccanismo automatico di adeguamento''.
Con le nuove norme, ha sottolineato Sacconi, sara' anche piu' facile sospendere l'attivita' di un'azienda che ha violato le norme sulla sicurezza. Nel decreto viene sostituito l'attuale parametro della ''reiterazione'' della violazione, a quello di ''violazioni plurime'' che consente di sospendere l'attivita gia' alla prima ispezione.
Il testo, ha sottolineato Sacconi ''e' aperto'', passa ora all'esame della conferenza Stato-Regioni e delle competenti commissioni parlamentari. Contemporaneamente sara' avviata una ''ulteriore consultazione con le parti sociali''.
''Mi auguro che il confronto voglia essere civile - ha concluso Sacconi - perche' non accettero' o reagiro' con forza a chi dovesse usare un linguaggio esasperato. Ho sentito echeggiare un linguaggio sgradevole che non corrisponde all'invito fatto dal Presidente della Repubblica'' in occasione del ricordo di Marco Biagi.
Particolarmente critico il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani: ''e' un errore grave. Avevamo chiesto al Governo di non ritoccare il testo e di aspettare due anni per monitorare il vecchio testo approvato dal Governo precedente, invece non ha voluto farlo. Si tratta di un errore grave. Le condizioni di sicurezza sul lavoro, in Italia, non hanno bisogno di modifiche legislative continue che fanno mancare la certezza della norma''.
Ancora piu' critico il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro che unitamente al responsabile delle politiche del lavoro del Pd, Paolo Brutti, sostiene che ''dal Governo una vera e propria licenza di uccidere che dobbiamo respingere con tutte le forze. Questo Esecutivo non guarda in faccia a nessuno, nemmeno ai morti sul lavoro. Dopo essersi riempito la bocca di condoglianze, per apparire in TV ai funerali, Sacconi ha pensato bene di indebolire le, purtroppo ancora labili, responsabilita' delle imprese sulla sicurezza del lavoro. Gia' le norme approvate dal governo sulla denuncia ritardata delle assunzioni favoriscono sfacciatamente il lavoro nero e il camuffamento degli incidenti sul lavoro. Ora con queste norme, varate oggi, si restringe ancora di piu' l'intervento degli ispettori del lavoro e si indeboliscono e riducono notevolmente le sanzioni per gli imprenditori che non applicano la disciplina sulla prevenzione degli infortuni. E' un vero e proprio colpo di spugna che, nella sostanza, depenalizza il reato di omessa applicazione delle norme sulla sicurezza del lavoro e cancella l'aggravante di questi comportamenti sulla sanzione del reato''.