CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEI DISPOSITIVI DI SICUREZZA

CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEI DISPOSITIVI DI SICUREZZA

DISPOSITIVI DI SICUREZZA
SCALE A MANO
La scala a pioli ad uno o più elementi deve essere di lunghezza tale da sporgere sufficientemente oltre il livello di accesso.
Per garantirne la stabilità la scala va trattenuta al piede da una seconda persona o, in alternativa, può essere fermata al piede con legature o picchetti. Subito dopo la posa va ancorata nella parte superiore a parti stabili al fine di evitare sbandamenti.
La scala doppia non può avere una altezza superiore a 5 m e deve essere provvista di catene o altri dispositivi per impedirne l’apertura oltre il limite previsto. Per garantire la stabilità dell’operatore è necessario evitare di salire fino agli ultimi scalini, o in alternativa si possono utilizzare montanti prolungati di almeno 60 ÷ 70 cm con funzioni guarda corpo. Le scale a mano devono essere in buono stato di manutenzione, avere piedini antisdrucciolevoli alla base e poggiare su superfici stabili in piano.
Gli operatori sulle scale a mano devono sempre avere almeno una mano libera per trattenersi alla scala stessa. In alternativa devono fare uso di cinture di sicurezza opportunamente ancorate.
PARAPETTO NORMALE
Sono strutture ancorate opportunamente allo stabile o che completano un ponteggio, finalizzate ad impedire la caduta di una persona dal suo piano di lavoro.
Sono costituiti da corrente superiore, posto normalmente all’altezza di 1 m dal piano di calpestio, corrente intermedio e tavola fermapiede alta 20 cm. Gli spazi liberi tra i correnti non devono essere superiori a 60 cm.
Un parapetto deve essere ragionevolmente robusto al fine di trattenere il peso di una persona in caduta.
PARAPETTO PIENO
Utilizzato sul perimetro di coperture con pendenza superiore a 30°, ha altezza minima di 1,2 m dal piano di gronda opportunamente aumentata in funzione della pendenza.
PONTEGGIO MOBILE SU RUOTE (TRABATTELLO)
Questa attrezzatura viene usata per i lavori in quota e deve poggiare su una superficie piana. Durante il lavoro le ruote devono essere bloccate o utilizzati gli stabilizzatori in dotazione. Ogni piano di lavoro deve avere l’intavolato completo e parapetti normali su tutti i lati prospicienti il vuoto. La salita e la discesa devono sempre avvenire dall’interno della struttura utilizzando apposite scale e una botola richiudibile sul piano di lavoro. Il trabattello non può essere spostato quando sono presenti persone su di esso. Nell’uso del trabattello deve essere prestata molta attenzione al rispetto della distanza di sicurezza da linee elettriche aeree.
PONTEGGIO FISSO
I principali elementi costitutivi di un ponteggio metallico fisso sono il telaio, le diagonali, i correnti, i correnti di testa, i piani di calpestio o intavolati, le basette, gli ancoraggi.
Ogni ponteggio deve essere in possesso di autorizzazione ministeriale alla costruzione ed all’impiego (libretto) che deve essere rinnovata ogni dieci anni.
Nel montaggio questi elementi devono essere utilizzati secondo gli schemi tipo indicati nel libretto e seguendo le indicazioni riportate nel Pi.M.U.S.
Il montaggio secondo schemi diversi da quelli previsti dal fabbricante o per ponteggi di altezza superiore a 20 m deve essere effettuato sulla base di un progetto redatto da tecnico abilitato.
In ogni caso si deve prevedere l’utilizzo di:
• basette regolabili e tavole di ripartizione del carico per livellare e rendere stabile il piano di appoggio
• diagonali, correnti normali e correnti di testa, secondo lo schema di montaggio fornito dal costruttore (frequentemente sono tralasciate le controventature in pianta e le controventature di facciata)
• ancoraggi a parti fisse della costruzione in numero sufficiente, secondo le indicazioni del costruttore.
Gli ancoraggi devono mantenere la stabilità del ponteggio anche in presenza di tamponature con telio altro materiale e condizioni atmosferiche avverse, aumentandone di conseguenza numero e resistenza
• intavolati completi sui piani di lavoro, listellando le tavole per evitarne lo scorrimento sull’impalcatura nel caso di tavole in legno
• mantovane parasassi e segnalazioni di ingombro qualora sia previsto il passaggio sottostante di pedoni o mezzi
• scale di accesso ai piani di lavoro, montate all’interno del ponteggio, poste non in prosecuzione l’una all’altra.
Ogni piano di lavoro o di passaggio, ad altezza superiore a 2 m da terra, deve essere provvisto di intavolato completo e parapetto verso il vuoto. Il parapetto può essere omesso sul lato verso la costruzione solo qualora la distanza ponteggio-fabbricato sia inferiore a 20 cm.
SOTTOPONTE DI SICUREZZA
E’ un piano costituito da intavolato completo dotato di parapetti che viene costruito nei ponteggi fissi, sotto il piano di lavoro, ad una distanza non superiore a 2,5 m.
La costruzione del sottoponte può essere omessa per i ponti sospesi, per le torri di carico, per i ponti a sbalzo e quando vengono eseguiti lavori di manutenzione e di riparazione di durata non superiore a cinque giorni.
PASSERELLA
Viene utilizzata per il transito da un piano ad un altro di persone al fine di evitare il rischio di cadute sulla zona vuota presente tra i due piani.
È costituita da un piano di calpestio formato da tavole, listellate per pendenze maggiori del 15%, con larghezza almeno di 60 cm, dotate di parapetti normali ai lati. La larghezza va elevata a m 1,20 quando è previsto il trasporto di materiali.
PIATTAFORME ELEVABILI
Le piattaforme elevabili possono essere autonome su ruote o montate su carro.
Dal punto di vista costruttivo si possono distinguere piattaforme sviluppabili verticalmente a forbice o piattaforme a braccio articolato.
In ogni caso se commercializzate dopo l’entrata in vigore del DPR 459/96 (sostituito a partire dal 6.3.2010 dal Dlgs. 17/2010), devono essere provviste di marcatura “CE”, dichiarazione di conformità e libretto di istruzioni. Le attrezzature acquistate in precedenza devono essere corredate da libretto di collaudo rilasciato dall’ISPESL.
La sicurezza di queste attrezzature è legata al mantenimento in efficienza di tutti i loro componenti (manutenzione programmata) e a comportamenti corretti dell’utilizzatore, il quale deve ricevere una formazione specifica.
RETI DI SICUREZZA
Sono reti tesate al di sotto del piano di lavoro (ad es. copertura) quanto più vicino possibile al punto di caduta. Devono essere marcate CE, provviste di certificato di conformità e di manuale d’uso e manutenzione.
È di fondamentale importanza nella fase di montaggio allestire correttamente gli ancoraggi delle reti di sicurezza e verificare che lo spazio al di sotto sia libero da ostacoli al fine di consentire la deformazione senza rischi a seguito della caduta di un operatore.

Tratto da :
Regione Veneto-Azienda U.L.S.S. 15 “Alta Padovana”
Dipartimento di Prevenzione - Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza Ambienti di Lavoro (SPISAL)
Dipartimento di Prevenzione
Direttore: Ferronato dr. Anselmo
Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza Ambienti di Lavoro
Direttore: Bizzotto dr.ssa Rosana
Terza edizione a cura di
Manuela Barizza e Francesco Zecchin
SPISAL Azienda U.L.S.S. 15 “ Alta Padovana”
Immagini a cura di: B&B TESI ASOLO

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