MAGAZZINI

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A seconda della struttura e delle dimensioni dei magazzini nelle industrie metalmeccaniche, le operazioni di carico o scarico possono avvenire mediante una “ribalta” o una “pedana” in ferro (in alcuni casi spostata manualmente), su cui vengono spinti i carrelli carichi di merce, o,in assenza di ribalta, mediante “transpallets” e carrelli elevatori. Quasi sempre, la merce giunge ai magazzini trasportata da camion e viene scaricata dagli operatori tramite l’utilizzo di attrezzature, le quali presentano spesso carenze di tipo manutentivo.
IL RISCHIO
I rischi all’interno dei magazzini possono essere di tre tipi:
- Rischi per la sicurezza in generale;
- Rischi igienico - ambientali;
- Rischi trasversali o organizzativi

In generale, i rischi per la sicurezza nei magazzini sono dovuti: alle caratteristiche delle aree di lavoro, all’organizzazione del lavoro e alle caratteristiche delle attrezzature, degli utensili e delle macchine utilizzate. 
Rischi principali per la sicurezza:
• Rischio di caduta di merce addosso ai lavoratori
• Rischio di movimenti incongrui o sforzi fisici eccessivi
• Rischio di contatto con materiale tagliente
• Rischio di urto contro arredi
• Rischio di caduta per scivolamento
• Rischio di caduta dall’alto (dalla ribalta, da automezzi)
• Rischio di incendio.
Il rischio di caduta di merce è dovuto alle metodologie di stoccaggio, immagazzinamento e sistemazione definitiva della merce. In caso di inidonea sistemazione, può capitare che la merce fuoriesca dalla propria sede, causando lesioni ai lavoratori.
Tale rischio si presenta anche in caso di movimentazione manuale dei carichi, ove questi ultimi siano sprovvisti di adeguati mezzi di protezione. I movimenti incongrui o gli sforzi fisici eccessivi sono attribuibili alla mancanza di mezzi di sollevamento adeguati a disposizione dei lavoratori, o a una mancata informazione e formazione sugli specifici movimenti da compiere per la movimentazione dei carichi.
Nei magazzini, il rischio di contatto con materiale tagliente si manifesta sia per l’utilizzo di attrezzature taglienti (taglierini, forbici, ecc.) da parte degli addetti, sia per la presenza dei pallets che a volte, dopo l’utilizzo, presentano dei chiodi fuori sede o parti di legno rovinate, che possono provocare tagli o ferite.
Il rischio di urto, con conseguenti infortuni per i lavoratori, è legato alla viabilità e al flusso della merce all’interno dei magazzini (ubicazione dei differenti locali e delle zone di lavoro, volume della merce movimentata, mezzi utilizzati a tale scopo, ingombro dei passaggi, terreno sconnesso e scivoloso, buche, ecc.).
La mancanza di una buona illuminazione contribuisce all’aumento dei rischi per urto contro arredi, mezzi o altri materiali presenti in magazzino. Il rischio di caduta deriva - con tutta probabilità - dalla presenza di: 
pavimenti scivolosi, vie di transito e luoghi di lavoro non ben delimitati.
I rischi igienico - ambientali sono dovuti ad agenti fisici e chimici.
Rischi principali igienico - ambientali:
• Rischi da agenti fisici, dovuti all’esposizione a condizioni microclimatiche disagevoli, nel caso in cui i magazzini non abbiano un ingresso sempre chiuso.
• Rischio di inalazione di gas di scarico degli automezzi.
I rischi legati a condizioni microclimatiche disagevoli sono essenzialmente dovuti al fatto che lo scarico della merce avviene in prossimità di ribalte o in locali non difesi dagli agenti climatici esterni, esponendo i lavoratori - nella stagione invernale - a temperature più basse e - nella stagione estiva - a temperature più elevate dei limiti consentiti per un benessere termico. L’entità di questi rischi è difficilmente quantificabile, essendo essi in relazione alle variazioni meteorologiche, alle zone geografiche e alle caratteristiche strutturali delle aree (scarico all’aperto, locali condizionati o meno). Il rischio chimico è legato all’emissione di gas di scarico dagli automezzi, generalmente dotati di motori Diesel. Il gas di scarico tipico di un motore Diesel, infatti, contiene il monossido di carbonio (CO), derivante da incompleta combustione del gasolio.
I rischi trasversali o organizzativi, dovuti alle caratteristiche dell’attività lavorativa e dell’organizzazione del lavoro sono:
- Rischi legati alla movimentazione manuale dei carichi.
- Rischi legati all’insufficienza di spazi (inadeguata viabilità e difficoltà di movimentazione della merce).
- Rischi da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori.
I vincoli strutturali e l’ubicazione dei magazzini, a volte privi di ampi locali per un primo stoccaggio della merce, rendono ancor più gravosa la movimentazione manuale dei carichi. In mancanza di una ribalta di scarico, i bancali di merce in arrivo devono essere introdotti all’interno dei magazzini mediante transpallets manuali, con l’ausilio di apposite pedane di adattamento del suolo che vengono posizionate e rimosse a ogni “arrivo” di merce, al fine di evitare ingombro permanente alla viabilità. Tutto ciò moltiplica gli sforzi fisici. Le operazioni a rischio comprendono sia azioni di sollevamento manuale di carichi, sia di traino. Le principali operazioni a rischio, durante la movimentazione dei carichi, sono le seguenti:
- Posizionamento della rampa o della pedana
- Traino di bancali mediante transpallets manuali.
- Spostamento di casse o pallets.
Durante la movimentazione dei carichi, spesso si incontrano dislivelli e/o irregolarità della pavimentazione di varia natura: rampe e/o pedane di accesso all’interno dell’esercizio, passaggio all’interno del montacarichi per scendere al piano interrato, ecc. Essi sono elementi importanti nella valutazione del rischio, nelle azioni di traino e spinta.
Inoltre, in queste fasi lavorative i rischi sono legati a: condizioni di manutenzione delle attrezzature utilizzate (a volte molto carenti), tipologie di percorsi da effettuare, non solo in relazione alle lunghezze, bensì anche alle loro tortuosità, condizionanti spesso manovre plurime per la ristrettezza degli spazi.
Spesso, nelle zone di scarico delle merci non vi è una netta separazione tra le aree adibite allo stoccaggio temporaneo e le aree destinate al passaggio di mezzi e uomini; ciò determina spazi assai ristretti, con difficoltà nella movimentazione della merce. La presenza di carichi con maniglie inadeguate, o sprovvisti di queste, determina difficoltà di prensione da parte degli addetti allo scarico delle merci, con conseguente sovraccarico alle strutture della mano e della colonna vertebrale.

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