Il termine ergonomia deriva dalle parole greche ergon che significa lavoro e nomos che significa legge.
L’ergonomia è quella disciplina che ha come oggetto l’attività umana in relazione alle condizioni ambientali, strumentali ed organizzative in cui si svolge.
Lo scopo dell’ergonomia è quello di adattare il lavoro ai lavoratori in modo tale da ridurne al minimo i disagi fisici, aumentarne la produttività, diminuirne l’assenteismo altre che gli incidenti e le malattie professionali.
Applicando i principi dell’ergonomia è possibile raggiungere, dunque, i seguenti obiettivi:
Miglioramento della qualità del lavoro;
Applicazione delle norme esistenti;
Diminuzione dell’assenteismo;
Riduzione di incidenti e malattie professionali;
Diminuzione di costi per incapacità del personale;
Aumento della produzione
D. Lgs. 81/08 Art 15: Misure generali di tutela :
il rispetto dei principi ergonomici nella organizzazione del lavoro, nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, in particolare al fine di ridurre gli effetti sulla salute del lavoro monotono e di quello ripetitivo.
Tra le norme di buona tecnica risultano di fondamentale importanza la Norma UNI EN 894-3 e la Norma UNI EN ISO 10075-2.
La norma UNI EN 894-3 si riferisce alla sicurezza del macchinario e stabilisce i requisiti ergonomici per la progettazione di dispositivi di informazione e comando definendone l’ubicazione in modo tale che essi si adattino ai requisiti dei lavoratori.
La norma Norma UNI EN ISO 10075-2 stabilisce i requisiti ergonomici relativi al carico mentale con lo scopo di avere un’adeguata progettazione del lavoro in relazione all’utilizzo della capacità umana al fine di creare condizioni di lavoro ottimali evitando sia il sovraccarico che il sottocarico mentale.
Il posto di lavoro è caratterizzato dall’interazione dei seguenti fattori:
Il lavoratore con le sue caratteristiche fisiche, intellettive, con le sue capacità di movimenti, con la sua formazione;
I macchinari, le attrezzature i luoghi in cui vengono svolti i lavori;
Il microclima, il rumore, le vibrazioni e l’illuminazione.
Da attenta analisi del posto di lavoro ne scaturisce il benessere del lavoratore con un conseguente miglioramento dei risultati aziendali in termini di :
Miglioramento del morale dei lavoratori;
Diminuzione delle giornate perse per malattia;
Aumento della produttività.
Attraverso i principi ergonomici, invece di prendere in esame i termini del problema uno alla volta, l’uomo o la macchina, si considera la relazione che li lega.
Compito dell’ergonomia è, dunque, quello di comprendere l’interazione tra l’uomo e la macchina e migliorarne la comunicazione. Si tratta di progettare e costruire ambienti di lavoro che siano “favorevoli” allo sviluppo di una relazione dinamica tra l’operatore e gli strumenti che egli usa e tra l’operatore e gli altri attori sociali con cui coopera.
Il sistema ergonomico uomo-macchina-ambiente
Considerando il rapporto uomo-macchina, la progettazione del posto di lavoro per essere rispondente ai principi ergonomici deve considerare i seguenti fattori:
- Attrezzature;
- Macchine;
- Arredamenti;
Altri componenti utilizzati sul posto di lavoro.
La progettazione degli spazi e delle attrezzature deve essere adattata alle caratteristiche fisiche dei lavoratori ed agli ingombri dei dispositivi da manovrare. Inoltre, i processi lavorativi devono essere organizzati in modo razionale affinché si svolgano senza ostacoli;
Il sistema ergonomico uomo-macchina-ambiente
Considerando, invece, il rapporto uomo-ambiente, la progettazione del posto di lavoro per essere rispondente ai principi ergonomici deve considerare quei fattori che influenzano l’uomo ed il suo operato ed in particolare:
- l’illuminazione;
- il microclima;
- il rumore.
Il sistema ergonomico uomo-macchina-ambiente
Nel rapporto uomo-uomo, la progettazione del posto di lavoro, per essere rispondente ai principi ergonomici, deve considerare anche i rapporti interpersonali tra i lavoratori che operano nell’ambiente di lavoro.
Bisogna considerare;
Il clima organizzativo;
Le relazioni formali ed informali;
Le dinamiche di gruppo;
L’adesione alla cultura organizzativa;
Le dinamiche di comunicazione.
Organizzazione del lavoro
L’ergonomia è strettamente legata non solo ai problemi tecnici ma anche all’organizzazione del lavoro.
Nel rispetto dei principi ergonomici, è di fondamentale importanza distribuire le mansioni ed i compiti lavorativi tenendo conto dell’esperienza e della capacità di ciascun lavoratore evitando le mansioni troppo ripetitive i carichi di lavoro troppo eccessivi o troppo scarsi.
Inoltre per una corretta organizzazione del lavoro, bisogna prevedere il coinvolgimento di tutti i lavoratori e la loro massima partecipazione alle attività lavorative.
Organizzazione del lavoro
Un fattore di fondamentale importanza è rappresentato dalla formazione che è legata allo svolgimento delle mansioni ed ha lo scopo di rendere i lavoratori coscienti del proprio ruolo, delle proprie responsabilità e delle possibilità di sviluppo e di crescita.
I rischi connessi all’organizzazione del lavoro e di natura ergonomica sono quelli legati prevalentemente :
all’uso di videoterminali;
alla movimentazione manuale dei carichi.
Un approccio ergonomico nella organizzazione aziendale garantisce alla impresa una serie di vantaggi soprattutto economici.
In particolare adottando tale approccio avremo:
Meno malattie e meno infortuni;
Maggiore benessere;
Maggiore produttività.
Meno malattie e meno infortuni :
Un’errata organizzazione del lavoro può causare danni fisici al lavoratore e costringerlo a restare lontano dal lavoro.
Invece lo scopo di un approccio ergonomico è quello di risolvere i problemi legati alla sicurezza e ridurre i rischi di infortuni.
Maggiore benessere e produttività:
Un posto di lavoro che rispetta i requisiti ergonomici garantisce il benessere dei lavoratori.
Se il lavoratore ha una mansione che rispetta le sue capacità ed esigenze, si sente più motivato e non sovraccaricato. Tutto ciò genera un miglioramento delle prestazioni ed un aumento della sua produttività.
E’ importante definire i requisiti ergonomici di un’organizzazione aziendale già in fase di progettazione in modo tale da evitare costi aggiuntivi o in modo da contenere i costi.
Di fatti, se si interviene a posteriori per migliorare l’ergonomia del posto di lavoro, acquistando ad esempio nuove attrezzature, ci saranno interruzioni del lavoro e costi maggiori.
Diviene indispensabile, dunque, basare la progettazione, l’organizzazione, la scelta e la disposizione delle attrezzature e dei posti di lavoro sui principi ergonomici al fine di generare condizioni di lavoro a misura d’uomo ed contenere i costi dei processi produttivi.
Inoltre l’applicazione dei principi ergonomici garantisce una partecipazione attiva dei lavoratori che con le proprie capacità contribuiscono all’evoluzione della organizzazione.
L’ergonomia è quella disciplina che ha come oggetto l’attività umana in relazione alle condizioni ambientali, strumentali ed organizzative in cui si svolge.
Lo scopo dell’ergonomia è quello di adattare il lavoro ai lavoratori in modo tale da ridurne al minimo i disagi fisici, aumentarne la produttività, diminuirne l’assenteismo altre che gli incidenti e le malattie professionali.
Applicando i principi dell’ergonomia è possibile raggiungere, dunque, i seguenti obiettivi:
Miglioramento della qualità del lavoro;
Applicazione delle norme esistenti;
Diminuzione dell’assenteismo;
Riduzione di incidenti e malattie professionali;
Diminuzione di costi per incapacità del personale;
Aumento della produzione
D. Lgs. 81/08 Art 15: Misure generali di tutela :
il rispetto dei principi ergonomici nella organizzazione del lavoro, nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione, in particolare al fine di ridurre gli effetti sulla salute del lavoro monotono e di quello ripetitivo.
Tra le norme di buona tecnica risultano di fondamentale importanza la Norma UNI EN 894-3 e la Norma UNI EN ISO 10075-2.
La norma UNI EN 894-3 si riferisce alla sicurezza del macchinario e stabilisce i requisiti ergonomici per la progettazione di dispositivi di informazione e comando definendone l’ubicazione in modo tale che essi si adattino ai requisiti dei lavoratori.
La norma Norma UNI EN ISO 10075-2 stabilisce i requisiti ergonomici relativi al carico mentale con lo scopo di avere un’adeguata progettazione del lavoro in relazione all’utilizzo della capacità umana al fine di creare condizioni di lavoro ottimali evitando sia il sovraccarico che il sottocarico mentale.
Il posto di lavoro è caratterizzato dall’interazione dei seguenti fattori:
Il lavoratore con le sue caratteristiche fisiche, intellettive, con le sue capacità di movimenti, con la sua formazione;
I macchinari, le attrezzature i luoghi in cui vengono svolti i lavori;
Il microclima, il rumore, le vibrazioni e l’illuminazione.
Da attenta analisi del posto di lavoro ne scaturisce il benessere del lavoratore con un conseguente miglioramento dei risultati aziendali in termini di :
Miglioramento del morale dei lavoratori;
Diminuzione delle giornate perse per malattia;
Aumento della produttività.
Attraverso i principi ergonomici, invece di prendere in esame i termini del problema uno alla volta, l’uomo o la macchina, si considera la relazione che li lega.
Compito dell’ergonomia è, dunque, quello di comprendere l’interazione tra l’uomo e la macchina e migliorarne la comunicazione. Si tratta di progettare e costruire ambienti di lavoro che siano “favorevoli” allo sviluppo di una relazione dinamica tra l’operatore e gli strumenti che egli usa e tra l’operatore e gli altri attori sociali con cui coopera.
Il sistema ergonomico uomo-macchina-ambiente
Considerando il rapporto uomo-macchina, la progettazione del posto di lavoro per essere rispondente ai principi ergonomici deve considerare i seguenti fattori:
- Attrezzature;
- Macchine;
- Arredamenti;
Altri componenti utilizzati sul posto di lavoro.
La progettazione degli spazi e delle attrezzature deve essere adattata alle caratteristiche fisiche dei lavoratori ed agli ingombri dei dispositivi da manovrare. Inoltre, i processi lavorativi devono essere organizzati in modo razionale affinché si svolgano senza ostacoli;
Il sistema ergonomico uomo-macchina-ambiente
Considerando, invece, il rapporto uomo-ambiente, la progettazione del posto di lavoro per essere rispondente ai principi ergonomici deve considerare quei fattori che influenzano l’uomo ed il suo operato ed in particolare:
- l’illuminazione;
- il microclima;
- il rumore.
Il sistema ergonomico uomo-macchina-ambiente
Nel rapporto uomo-uomo, la progettazione del posto di lavoro, per essere rispondente ai principi ergonomici, deve considerare anche i rapporti interpersonali tra i lavoratori che operano nell’ambiente di lavoro.
Bisogna considerare;
Il clima organizzativo;
Le relazioni formali ed informali;
Le dinamiche di gruppo;
L’adesione alla cultura organizzativa;
Le dinamiche di comunicazione.
Organizzazione del lavoro
L’ergonomia è strettamente legata non solo ai problemi tecnici ma anche all’organizzazione del lavoro.
Nel rispetto dei principi ergonomici, è di fondamentale importanza distribuire le mansioni ed i compiti lavorativi tenendo conto dell’esperienza e della capacità di ciascun lavoratore evitando le mansioni troppo ripetitive i carichi di lavoro troppo eccessivi o troppo scarsi.
Inoltre per una corretta organizzazione del lavoro, bisogna prevedere il coinvolgimento di tutti i lavoratori e la loro massima partecipazione alle attività lavorative.
Organizzazione del lavoro
Un fattore di fondamentale importanza è rappresentato dalla formazione che è legata allo svolgimento delle mansioni ed ha lo scopo di rendere i lavoratori coscienti del proprio ruolo, delle proprie responsabilità e delle possibilità di sviluppo e di crescita.
I rischi connessi all’organizzazione del lavoro e di natura ergonomica sono quelli legati prevalentemente :
all’uso di videoterminali;
alla movimentazione manuale dei carichi.
Un approccio ergonomico nella organizzazione aziendale garantisce alla impresa una serie di vantaggi soprattutto economici.
In particolare adottando tale approccio avremo:
Meno malattie e meno infortuni;
Maggiore benessere;
Maggiore produttività.
Meno malattie e meno infortuni :
Un’errata organizzazione del lavoro può causare danni fisici al lavoratore e costringerlo a restare lontano dal lavoro.
Invece lo scopo di un approccio ergonomico è quello di risolvere i problemi legati alla sicurezza e ridurre i rischi di infortuni.
Maggiore benessere e produttività:
Un posto di lavoro che rispetta i requisiti ergonomici garantisce il benessere dei lavoratori.
Se il lavoratore ha una mansione che rispetta le sue capacità ed esigenze, si sente più motivato e non sovraccaricato. Tutto ciò genera un miglioramento delle prestazioni ed un aumento della sua produttività.
E’ importante definire i requisiti ergonomici di un’organizzazione aziendale già in fase di progettazione in modo tale da evitare costi aggiuntivi o in modo da contenere i costi.
Di fatti, se si interviene a posteriori per migliorare l’ergonomia del posto di lavoro, acquistando ad esempio nuove attrezzature, ci saranno interruzioni del lavoro e costi maggiori.
Diviene indispensabile, dunque, basare la progettazione, l’organizzazione, la scelta e la disposizione delle attrezzature e dei posti di lavoro sui principi ergonomici al fine di generare condizioni di lavoro a misura d’uomo ed contenere i costi dei processi produttivi.
Inoltre l’applicazione dei principi ergonomici garantisce una partecipazione attiva dei lavoratori che con le proprie capacità contribuiscono all’evoluzione della organizzazione.
Commenti